Un confronto tra le Coefore, tragedia greca di Eschilo, promosso dalla Società filosofica italiana, intitolata a Pasquale Picone

Nel pomeriggio di venerdì 16 febbraio, presso le sale del Museo della Ceramica della Tuscia, gentilmente concesse dalla Fondazione Carivit, la sezione viterbese della Società filosofica italiana, intitolata a Pasquale Picone, ha tenuto un nuovo appuntamento, dedicandolo a un interessante confronto tra le Coefore, tragedia greca di Eschilo, e Le mosche, un dramma in tre atti che Jean-Paul Sartre scrisse nel 1942.

In effetti, quest’opera di Sartre è una riscrittura della tragedia di Eschilo rappresentata per la prima volta ad Atene nel 458 a. C. Però, se sono molto evidenti le analogie tra la trama del testo eschileo e quella del dramma di Sartre, l’autore francese rimodella la trattazione del drammaturgo greco, e ci offre una nuova e molto originale lettura di temi quali la libertà individuale e collettiva, la responsabilità delle azioni che possiamo compiere e i caratteri fondamentali del, potere politico.

In altre parole, se Eschilo vuole dichiarare la costante e vigile presenza della giustizia divina negli avvenimenti di questo mondo, Sartre, che nel 1942 è un partigiano in lotta contro il nazismo, vede nelle vicende della famiglia di Agamennone l’occasione per affermare il valore insuperabile dell’impegno personale dell’individuo che può giungere anche a mettere a rischio la propria esistenza.

Da qui l’urgenza di leggere ancora questi due capolavori della letteratura occidentale: in particolare, anche al di fuori di un contesto particolarmentedrammatico come quello del secondo conflitto mondiale, il tema della consapevole responsabilità degli atti di ognuno di noi continua ad avere una sua stringente attualità, come hanno cercato di sottolineare sia i due relatori intervenuti, i professori Carla Pinti e Giovanni Battista M. Marcoaldi, sia il pubblico presente in sala.

L’incontro si è concluso dando appuntamento a venerdì 8 marzo, quando il professore Alessandro Della Casa, docente di Unitus, parlerà dell’opera di Maria Montessori e del suo impegno per la pace nel mondo.

La sezione viterbese “Pasquale Picone” della Società Filosofica Italiana

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