Saggio introduttivo di Rosella Lisoni all’opera di Piero Zucaro “Una forza del passato”

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Un saggio che esamina la riflessione pasoliniana introduttivo all’opera di Piero Zucaro “Una forza del passato”(pasolinarie drammaturgiche in 4 D).
Una pièce con la quale Zucaro intende favorire la formazione di un moderno pensiero critico tra i giovani e proiettare gli spettatori all’interno dei sentimenti del protagonista a cui è ispirata la pièce, attraverso la commistione scenica di narrazione e suoni, in un viaggio teatrale surreale.
Rosella Lisoni scrive il saggio introduttivo alla pièce, da lei definita “emozionante e coinvolgente”. Come afferma  l’autrice: “la lettura del testo apre interrogativi, domande, rilancia sfide, crea ponti, emoziona.
Al pari della fisicità dei volti, dei corpi, degli oggetti nel cinema di Pasolini, quasi investita di una tonalità funebre, nel testo teatrale si avverte la dimensione della distanza che allontana dal presente e trascina in un altrove, in una distanza che non è solo temporale.
Similmente ai suoi film è come se gli eventi messi in scena stiano accadendo per l’ultima volta. Un ciclo che si chiude con la sconfitta dei suoi officianti i quali cercano invano di resistere ad un destino tragicamente segnato.
Un Pasolini divorato dall’ansia di cercare, di interrogare, di scandalizzare.
 Più che scandaloso un Pasolini scandalizzato della realtà, che cerca di comprendere prima ancora che spiegare.
Al pari dei personaggi del testo, Pasolini è mosso dunque da una volontà di intervento, di polemica, orientata da un’istanza problematica e provocatoria”.
Un’ opera indubbiamente interessante ed istruttiva che restituisce l’immagine autentica di un “Pier Paolo Pasolini, intellettuale scomodo, protagonista della scena culturale del secondo ‘900, poeta, scrittore, cineasta, critico letterario,mai asservito al potere, ma sempre pronto “a gettare il suo corpo nella lotta.
Per chi fosse interessato al saggio scriva a:
ottavomiglio.laboratorio@gmail.com
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