L’ex chiesa di Santa Maria della Pace da Convento delle Mantellate o delle Servite a sede della “prova di portata” dei Facchini di Santa Rosa

di Gianluca Braconcini

La chiesa di Santa Maria della Pace venne eretta sul luogo dove, già nel Quattrocento, esisteva un convento di suore terziarie dell’Ordine dei Serviti e, in un documento del 1494, è indicata col nome di Convento delle Mantellate o delle Servite. In origine la struttura si apriva su via del Bottalone mentre nelle attuali linee architettoniche la troviamo su Piazza Luigi Concetti. L’edificio fu costruito a partire dal 16 maggio 1667, con la benedizione del cardinale Francesco Maria Brancati o Brancacci, nell’area prima occupata un tempo, dall’antica chiesa di San Niccolò delle Vascelle o dei Vascellari, che fu sede nel Duecento dell’arte dei Vasai o Vascellari, da cui il nome. Il tempio, consacrato il 23 agosto 1671, ha la facciata di chiara fattura barocca realizzata nel periodo che va dal 1683 al 1699 e presenta quattro statue di santi ai lati della porta centrale ed altre due figure sacre nella parte superiore dove si trova anche lo stemma del cardinale Urbano Sacchetti. Nel 1870 la chiesa fu chiusa al culto e nei primi del Novecento l’edificio divenne proprietà del Comune di Viterbo. Nel 1917 divenne deposito per il grano a seguito delle soppressioni delle corporazioni religiose avvenute dopo l’unificazione. Nel 1920 il Comune decise di mettere l’edificio a disposizione dei costruttori delle Macchine di Santa Rosa per utilizzarlo come luogo di progettazione e magazzino, tra un trasporto e l’altro, per le parti che componevano le varie Macchine. Nel 1932 fu temporaneamente riaperta al culto e nel 1945 iniziarono i trasferimenti di tele ed arredi sacri verso le altre chiese viterbesi. Il monastero fu invece adibito negli Anni Venti ad asilo infantile e nel 1937 venne demolito per realizzare la scuola elementare “Principe di Napoli”, l’attuale “Luigi Fantappié”, ma da tutti i viterbesi chiamata le “Scòle Rosse”. Durante questi lavori vennero allargate via Vetulonia, una parte di via del Bottalone e via della Verità. Attualmente la chiesa di Santa Maria della Pace è sede, nel mese di giugno, della “prova di portata” del Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa.

 

La prova di portata dei Facchini di Santa Rosa

La prova di portata a Viterbo seleziona i facchini, veterani e aspiranti, che devono sostenere un test fisico rigoroso con supervisione medica per trasportare la macchina di Santa Rosa il 3 settembre.La prova quest’anno c’è stata il 19 giugno scorso.
Tutti i facchini e gli aspiranti tali devono superare la “prova di portata”che si svolge ogni anno all’interno dell’ex-chiesa di Santa Maria della pace nel mese di giugno. Introdotta nel 1968 , la prova consiste nel trasportare sulle spalle per circa 80 metri una “cassetta” riempita con lastre di ghisa del peso complessivo di 150 chilogrammi . La commissione valuta la prova e, in base ai risultati stila la formazione dei facchini per il 3 settembre. La posizione che ogni facchino assumerà durante il trasporto viene stabilita in base all’altezza e, soprattutto, all’esperienza. Infatti i facchini con maggior esperienza sono posizionati sotto la base della macchina e vengono chiamati “ciuffi ” – nome riferito al copricapo in cuoio imbottito ,utilizzato per proteggere la zona cervicale ,sulla quale ricade il peso maggiore -. Ai lati della base si trovano le “spallette” così chiamate perché tutto il peso ricade appunto sulla spalla, tra cui si distinguono quelle “aggiuntive” che entrano in funzione solo nei tratti più larghi del tragitto. Le “ stanghette” si trovano davanti e dietro la struttura e hanno un compito di sicurezza molto importante:attenuare le oscillazioni della Macchina durante il trasporto. Poi ci sono gli “addetti alle corde” e gli “addetti alle leve” che intervengono solo nell’ultimo tratto del percorso :la salita. La formazione è guidata dal “Capo Facchino”, scelto tra i facchini che contano almeno 20 anni di esperienza nel trasporto. I facchini hanno una divisa bianca,con una fascia rossa in vita e un fazzoletto bianco legato in testa alla “pirata”, che indossano esclusivamente nell’ambito dei festeggiamenti in onore di Santa Rosa . Il Capo Facchino e le guide hanno invece i pantaloni neri e una fascia con i colori di Viterbo, (giallo e azzurro) a tracolla.

Foto prova di portata giugno 2025-ph di Stefano Marigliani Photography

 

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