Mercatino di Natale 2023 in collaborazione con la Casa Circondariale di Viterbo

Presso il Palazzo di Giustizia Aula 6 il 13 dicembre dalle 9 alle 16.00 si svolgerà il Mercatino di Natale, l’obiettivo è quello di promuovere un aspetto particolare dell’esecuzione penale, ovvero il lavoro in carcere e contribuire a sensibilizzare su un tema così importante e poco conosciuto del percorse definitivo .

L’iniziativa è promossa dalla cooperativa sociale agricola O.R.T.O. in collaborazione con la Casa Circondariale di ViterbO. Sarà un Natale più sentito mettendo un prodotto solidale nei vostri cesti natalizi!

O.R.T.O, CHI SIAMO.

Dal 2014 la cooperativa sociale agricola O.R.T.O. (Organizzazione Recupero Territorio e Ortofrutticole) di Viterbo accompagna nel mondo del lavoro agricolo persone portatrici di disagio socio-economico. Agisce all’interno del settore agricolo sociale che comprende quell’insieme di attività, non esclusivamente agronomiche, che promuovono e favoriscono lo “sviluppo di interventi e di servizi sociali, socio-sanitari, educativi e di inserimento socio-lavorativo”, secondo la Legge dello Stato n. 141/2015.
La Cooperativa ha al suo attivo progetti in ambito di:
– educazione alimentare (Farina del tuo sacco: un mulino di comunità per la produzione di farineintegrali macinate a pietra);
– educazione e formazione (in O.R.T.O.: progetto di formazione all’agricoltura sociale per il ServizioCivile Nazionale; OLTRE L’ORTO: la festa della natura: attività estiva di outdoor education per bambini da famiglie a bassa capacità economica, finanziato dalla Regione Lazio nell’estate 2020);
– formazione e inclusione lavorativa (Semi Liberi: agricoltura sociale in carcere, produzione di germogli per consumo fresco, coltivazione di piccoli frutti, aromatiche e officinali; oltre trenta detenuti portati a formazione nel periodo 2018-2022; fino a 8 detenuti stabilmente inseriti in progetti di lavoro);
– formazione e inclusione lavorativa destinata a persone svantaggiate (6FUORI LAB, filiera
produttiva completa e laboratorio di trasformazione presso la Casa circondariale di Viterbo,
finanziato dal Fondo di beneficenza Intesa SanPaolo);
– collaborazione con poli universitari di Viterbo e Roma (UNIROMA 3), per la redazione di tesi sperimentali e per progetti di divulgazione;
– collaborazione con la rete dei produttori agro-alimentari del circuito Economia carceraria.
Nel corso dello svolgimento dei suoi progetti, O.R.T.O. ha beneficiato dell’attenzione dei principali media nazionali (RAI2, RAI3, RADIO RAI1, TV2000), ha partecipato su invito a festival di cultura eno-gastronomica (Caffeina, a Viterbo; Fa’ la cosa giusta, a Perugia; V.A.N. Vignaioli Artigiani Naturali, a Roma; Festival di Economia Carceraria, a Roma) e ottenuto il sostegno di Enti e Istituzioni pubbliche e private come Confartigianato-ANCOS, UNICREDIT Social Impact, CARITAS, Direzione della casa circondariale di Viterbo, Tribunale di Viterbo.
A livello nazionale (dati Rete Rurale Nazionale, 2017) il settore dell’agricoltura sociale vede il coinvolgimento di circa 1.200 operatori, con disponibilità di Superfici Agricole Utili (SAU) superiori del 20% alla media nazionale (25 ettari), aziende “giovani”, di recente costituzione (solamente il 18% costituita prima del 2000), con un fatturato medio da agricoltura sociale di € 56.000/azienda, che ricorrono al 60% a finanziamento pubblico e al 36% a privati/fondazioni, e che si rivolgono per il 31% a disoccupati con disagio socio-economico.
Insieme ai dati, la crescente sensibilità per gli effetti positivi che il contatto con la natura reca a livello sia personale che di comunità dimostra l’efficacia delle iniziative legate all’agricoltura sociale. Il giardino, l’orto domestico, lo spazio verde contribuiscono non solamente al benessere della persona, ma anche all’armonia nelle relazioni interpersonali e fra individuo e comunità. Ciò avviene indipendentemente dal grado di autonomia e padronanza tecnica dei singoli o da valutazioni sulla capacità di ognuno di essere produttivo e capace di dominare con successo il ciclo biologico di una pianta ornamentale o di un ortaggio.
Se al piacere di sapere come realizzare e mantenere uno spazio verde si riesce ad associare il piacere di considerare quello spazio un centro di incontro, di scambio e di conoscenza fra persone si è a buon punto per essere riconosciuto agricoltore sociale dalla comunità e dalle Istituzioni.
Disporre di qualificate opportunità di contatto con il pubblico è per la Cooperativa un privilegio di grande valore e un’occasione impagabile per onorare uno dei propri mandati statutari: l’integrazione sociale […] attraverso lo svolgimento di attività produttive nelle quali realizzare l’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate.

 

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