Je suis Viterbe…. di Gianluca Braconcini

di Gianluca Braconcini*

Chissà quanti sapranno che Viterbo ha nel territorio francese una piccola città che porta il suo stesso nome…insomma una sorella minore chiamata Viterbe; un comune di 363 abitanti situato nel dipartimento della Tarn nella regione dell’Occitania. Nacque nel Duecento come piccolo borgo fortificato situato nella parte Sud Ovest della Francia, dove le frontiere in quel periodo storico erano precarie e poco definite. I feudatari e gli ordini monastici per offrire sicurezza e tranquillità ad agricoltori, artigiani e a tutti coloro che vivevano nelle zone di confine esposte alle incursioni dei nemici, costruirono le bastie ossia delle fortificazioni dove agli abitanti venivano offerti terreni da coltivare e gli era garantito sia lo status di uomo libero, che gli usi civici agevolati e sgravi fiscali. Esse erano costituite da una cerchia muraria rotonda o quadrata, avevano uno schema ortogonale che ricordava il castrum romano, con al centro una grande piazza con dei portici. Alle bastie venivano dati nomi di importanti città già esistenti come segno beneaugurante o per rendere omaggio a re o imperatori. Viterbe venne fondata da Guichard de Marziac, che fu siniscalco di Tolosa, il 17 febbraio 1299 in onore del re di Francia. Il suo nome probabilmente le venne dato in ricordo di Viterbo come importante città papale onorando così il forte legame che in quel periodo esisteva fra il vicario di Cristo ed il re di Francia, tant’è che diversi anni dopo fu trasferita la sede papale ad Avignone, poco lontano dal borgo di cui stiamo parlando. Secondo altri invece il suo nome deriverebbe dalla presenza di un gruppo di catari che vollero omaggiare la nostra città perché la dottrina catara, considerata eretica, aveva trovato a Viterbo già nel XII secolo numerosi e fervidi sostenitori attratti dalla personalità carismatica di Pietro Lombardo. Questa ipotesi in realtà non ha delle basi concrete in quanto i pochi catari sopravvissuti alla crociata sanguinaria condotta da Simon de Montfort per conto del re di Francia, vivevano ben nascosti ed in maniera clandestina e mai avrebbero pensato di fondare una città che portasse questo “scomodo” nome. Viterbe malgrado si trovi in un luogo molto bello, circondata da un paesaggio meraviglioso e con un’ampia valle percorsa dal fiume Agout, nel corso del tempo rimase solo un piccolo borgo e non divenne mai una vera e propria città come invece è stato per la sua sorella maggiore.

**Cultore del dialetto viterbese, conoscitore della cultura popolare.

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