Umberto Orsini è Ivan Karamazov e all’Unione è standing ovation

di Luciano Pasquini

Umberto Orsini

Un martedì sera all’Unione in cui l’appuntamento è quello con un teatro convinto. A cavalcare la scena sul palcoscenico l’insuperabile Umberto Orsini, lui è Ivan Karamazov dal romanzo di Fëdor Dostoevskij, diretto dalla esatta regia di Luca Micheletti.

Orsini, indiscutibile attore italiano, affronta l’ultimo romanzo di Dostoevskij confrontandosi direttamente con un personaggio controverso come Ivan Karamazov: il libero pensatore che teorizza l’amoralità del mondo e conduce all’omicidio, forse consapevolmente, l’assassino di suo padre. Colpevole e innocente insieme, Ivan si confessa con un linguaggio penetrante e immediato, divenendo il protagonista di un inedito viaggio nell’umana coscienza che non teme di affrontare tabù antichi e moderni. Il grande attore, all’età di 90 anni, si è anche questa volta fuso nel personaggio e con il suo monologo di circa settanta minuti si è rivelato il gigante che è, regalando non solo al pubblico della prosa ma alla città di Viterbo, al nostro teatro storico, una grande serata. E al calare del sipario lunghi e meritati applausi al Maestro.

Umberto Orsini-dentro

 

 

 

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