Giorgio Graziotti, all’interno dell’Università il mio spazio ideale

di Nicole Chiassarini

Giorgio Graziotti

Giorgio Graziotti, viterbese è un ex studente, laureato in Scienze e Tecniche della Comunicazione e in Filologia Moderna all’Università degli Studi della Tuscia. Un trentenne con bisogni speciali che da sempre vive le proprie giornate al massimo, considerando ogni piccolo difetto un enorme punto di forza dal quale trarre vantaggio. Il suo è un pensare al presente.
All’interno dell’Università riesce a trovare il proprio posto, sentendosi finalmente parte integrante di qualcosa di grande e affascinante.
“L’ambiente universitario mi ha sempre molto appassionato – ci racconta Giorgio –, anche perché mi ha permesso di essere quello che sono e di fare esperienze di vita molto importanti. Venivo da un liceo nel quale ho avuto moltissime difficoltà di accettazione; venivo visto come una persona disabile, non era semplice essere accettato come Giorgio. Perciò l’Università, dal punto di vista dell’inclusione, mi ha cambiato la vita, facendomi scoprire un mondo aperto e accessibile”.
Il motto di Giorgio, da sempre, è carpe diem, e non passa giorno in cui non lo metta in atto, cogliendo ogni opportunità offerta, sia in ambito accademico che nella vita.
“Anche grazie a mia madre non ho mai visto i miei bisogni fisici come limiti, ma come opportunità. Lei mi ha fatto diventare l’uomo che sono oggi. I miei difetti di fabbrica non sono mai stati un problema per me”.
Infatti è proprio Giorgio Graziotti il primo studente con bisogni speciali a prendere parte al progetto Erasmus nella Tuscia, facendo così tre indimenticabili esperienze: la prima nel 2012 a Sevilla con l’Erasmus+; poi nel 2014 con il Placement presso El Centro Español de Documentación sobre la Incapacidad; infine un post laurea nella terza più importante agenzia di stampa spagnola come giornalista.
“Da queste tre esperienze è nato il libro ¡Que fuerte! Diversamente Erasmus, un progetto scritto a quattro mani con un mio carissimo amico, Fortunato Licandro, che racchiude tutti e tre i piani di viaggio delle mie esperienze Erasmus volti a far capire agli studenti che i limiti non esistono, basta avere forza di volontà e un pizzico di pazzia per riuscire a fare tutto ciò che si vuole. Nel 2017 è stato pubblicato con il patrocinio dell’Università dall’Avagliano Editore”
La forza di Giorgio non si esaurisce e nel 2016 inizia una nuova attività all’interno degli spazi dell’Università di Viterbo. Così, assieme a Elisa Spinelli, prende parte al progetto di Radio Unitus.
Una grande novità, una nuova strada che comincia ad aprirsi e la paura di non essere all’altezza. Ma ancora una volta, Giorgio dimostra che basta un pizzico di impegno per poter arrivare molto lontano.
“Ho iniziato a lavorare con Elisa, station manager della radio e grande amica, e Michela Di Pietro, nel primo programma Unitus Social Room. Fin da subito questa nuova esperienza mi ha permesso di capire che il medium radio è altamente inclusivo. Anche per chi ha difficoltà a livello fisico, l’unica cosa che conta è avere tante idee”
La radio ha creato una vera e propria passione in Giorgio, aprendolo ad un mondo che mai avrebbe immaginato, a tal punto da diventare il suo lavoro. Infatti nel 2019 seguendo il laboratorio di radio la domanda nasce spontanea “Perché non creare una situazione di inclusione?”
Successivamente la notizia di una borsa di studio destinata all’inclusione da parte della ex Commissione Disabilità. “Così è nato Open Mic Revolution, un programma che è un po’ mio figlio, l’ho tanto desiderato. Un progetto di Radio Unitus, insieme al Direttore Scientifico Giovanni Fiorentino e la dottoressa Elisa Spinelli e fortemente voluto dalla Commissione Inclusione ed Equità. Volevo che attraverso questo potente medium si parlasse di inclusione in maniera vera, intesa come inclusione di vita. Ho pensato che anche una persona non vedente potesse dire la sua attraverso la radio, perché anche io l’avevo fatto. Perciò mi è sembrato giusto poter finalmente dare l’opportunità anche ad altri di dire la loro”.
Dal febbraio 2019, Open Mic Revolution è una realtà solida e concreta. Molto più di una semplice borsa di studio, tanto da diventare ospite all’interno del Convegno Internazionale sull’Inclusione Scolastica e Universitaria nel 2019, dedicato alle buone prassi per l’inclusione. Una grande soddisfazione per Giorgio, autore e speaker con bisogni speciali, ma con una volontà d’animo che non può essere quantificata.
“Ci metto corpo e anima, spero che questo progetto vada avanti e raggiunga livelli alti. L’inclusione deve essere qualcosa che apra molte più strade, perché la vita, e anche quella universitaria, deve essere vissuta e condivisa da tutti senza alcun tipo di remora, ma con tanta volontà e passione”.
Non esistono limiti, se non nella nostra testa, e dobbiamo cogliere tutte le magnifiche opportunità che la vita ci concede.

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