E’ un “no”, senza se e senza ma. Comune e Provincia di Viterbo fanno fronte unico contro il progetto (anzi qualcosa di più) di ampliamento della discarica di Monterazzano, che sta diventando l’autentica pattumiera del Lazio, con rifiuti provenienti soprattutto dalla Capitale. Il presidente della Provincia Alessandro Romoli e la sindaca Chiara Frontini convocano una conferenza stampa per formalizzare, ancora una volta, l’opposizione netta alla delibera regionale che autorizza il disegno di allargamento dell’invaso viterbese: 550mila metri cubi per 640mila tonnellate. “La nostra – esordisce il numero uno di palazzo Gentili – è una battaglia in difesa del territorio. Non c’è nessun interesse di altro tipo, nè ideologico né tanto meno politico. Per questo, insieme a tutti i sindaci della provincia, abbiamo concordato l’avvio di una azione legale contro il provvedimento regionale”. E’ già pronto un ricorso al Tar e, se del caso, al Consiglio di Stato. Ma non sono escluse azioni diverse per tutelare il patrimonio ambientale, già sottoposto a violenze di ogni tipo: dall’estensione del fotovoltaico (il 78% dell’intero territorio regionale), alla presenza delle scorie nucleari. Sottolinea Chiara Frontini: “Siamo impegnati tutti insieme su questo fronte e insieme siamo riusciti intanto a far si che il Tar bloccasse la discarica di Arlena. Con il nostro comportamento virtuoso siamo riusciti, negli anni, a renderci autosufficienti sul problema dei rifiuti. In molti, a cominciare da Roma, non lo hanno fatto. Non vogliamo pagare per la negligenza degli altri. Questo alla Regione devono saperlo, non possono disconoscerlo”. Un richiamo che vale evidentemente anche e soprattutto per i politici “viterbesi” che operano alla Pisana e che sono chiamati a dare il loro fattivo contributo. “Ci aspettiamo che lo stesso presidente Rocca lavori per la difesa del territorio”, insiste Romoli. Forti di un impegno, preso proprio dalla Regione nel settembre scorso, per procedere sulla strada dell’autosufficienza dei vari territori. Viterbo e la sua provincia non possono e non consentiranno di essere servitù regionali a tempo indeterminato, ribadisce la sindaca: “Non c’è alcun attacco ad alcun partito, è il territorio che parla”. Al momento sono stati avviati tre ricorsi contro l’ampliamento della discarica: due a firma di Palazzo dei Priori, uno dell’amministrazione provinciale. Insomma, gli strumenti a disposizione sono stati attivati, la Tuscia attende risposte, prima di far scattare una possibile mobilitazione.
Comune e Provincia di Viterbo, fronte unico contro il progetto di ampliamento della discarica di Monterazzano
di Luciano Costantini