Caccia nel Lazio, WWF: “Come se nulla fosse stato, al via la stagione venatoria”

Ha inizio domenica 19 settembre, purtroppo, la stagione venatoria 2021-2022, dopo un’estate durante la quale il fuoco ha percorso porzioni importanti del nostro territorio – per estensione e per qualità – determinando danni gravi al patrimonio naturale, ai boschi e alle superfici agricole così come alla fauna selvatica.

“Una stagione di incendi – dichiara Raniero Maggini, presidente del WWF Roma e Area Metropolitana – tanto grave da aver determinato la dichiarazione di calamità naturale, che avrebbe dovuto condurre come logica conseguenza alla sospensione della stagione venatoria, in considerazione del notevole stress subito dalla fauna selvatica. Fauna che semplicemente avrebbe meritato un pochino di ristoro anziché dover fare i conti subito anche con le ‘doppiette’. Abbiamo invece assistito a un triste dibattito addirittura volto all’anticipazione della caccia, che fortunatamente non ha avuto seguito”.

Le norme che disciplinano la materia di incendi boschivi dispongono in modo chiaro i vincoli che intervengono sulle aree percorse dal fuoco, tra i quali il divieto di caccia per ben 10 anni. Diviene pertanto imprescindibile che gli Enti deputati a dar seguito alle previsioni della norma diano evidenza delle aree interessate dalle fiamme e non solo, evidentemente, per i mesi appena trascorsi ma per tutte quelle aree per le quali vige ancora oggi il divieto di caccia a seguito di incendi divampati negli scorsi anni.

“E’ fondamentale – aggiunge Maggini – che i Comuni abbiano realizzato la mappatura delle aree percorse dal fuoco e che queste siano state tempestivamente trasmesse all’Agenzia Regionale di Protezione Civile. Occorre che ogni Ente, per la propria competenza, dia evidenza delle aree percorse dal fuoco, magari con mappe digitali e cartografie da consultare facilmente online e, ove necessario, da poter stampare. Il WWF certamente presidierà il territorio con le proprie Guardie Giurate Volontarie affinché le disposizioni di norma vengano rispettate. D’altra parte, come noto, la legge non ammette ignoranza”.

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