Architettura Contemporanea nella Tuscia, Palazzo Menghini in Piazza Umberto I a Oriolo città ideale

Palazzo Menghini a Oriolo Romano
Giorgio Santacroce, fondatore del primo insediamento, definiva Oriolo il paese “una città ideale e felice”. L’urbanistica originaria della fine del sec XVI è ancora oggi visibile ed è caratterizzata, oltre che dal tessuto regolare che si sviluppa su forti direttrici, dalla consistente presenza del verde ed in particolare delle “Olmate” che si sviluppano dai giardini di Palazzo Altieri.
In Piazza Umberto I, in adiacenza a Palazzo Altieri, è situato il Palazzo della famiglia Menghini che riporta in facciata una iscrizione datata 1912 realizzato su un preesistente edificio visibile nei dipinti antichi. La costruzione presenta delle decorazioni riconducibili al Liberty ed in particolare a elementi stilistici presenti nelle architetture di Luca Beltrami che progetta negli stessi anni a Castiglione delle Stiviere, per l’omonima famiglia Menghini, l’asilo della città.
Nel novembre del 1907, l’avvocato Carlo Menghini acquista a Castiglione delle Stiviere MN il terreno su cui sorgerà il futuro Asilo Menghini, progettato da Luca Beltrami e ultimato nel 1910, attuale sede della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea. Esternamente il palazzo si presenta con cornici, angoli e ricorsi in calcestruzzo in stile tardo Liberty.
Luca Beltrami (Milano 1854 – Roma 1933) è stato storico dell’arte e architetto, museologo, collezionista e uomo politico, personaggio di grande rilievo nell’Italia postunitaria e dei primi decenni del nuovo secolo. È uno dei maggiori esponenti del liberty, la variante italiana dell’art nouveau francese studiata durante il suo soggiorno a Parigi all’École des Beaux-Arts, e dello jugendstil austro-tedesco.
Il volto della città di Milano cambia radicalmente, tra fine ottocento e inizi novecento, grazie ai suoi numerosi interventi di costruzione e restauro di importanti edifici.
Il Castello Sforzesco che, in procinto di essere abbattuto quale simbolo ormai superato di un’antica dominazione, viene salvato e restituito alla città grazie alla ricostruzione condotta e fortemente voluta da Beltrami tra il 1893 e il 1911.
A Milano, di ritorno da Parigi, riceve l’incarico di professore di architettura pratica alla Accademia di Belle Arti milanese e quindi al Politecnico della stessa città; nel 1892 fonda la rivista Edilizia moderna.
Teorico nel campo del restauro, le sue teorie si basano sulla veridicità della storia e dei suoi documenti, è uno dei pochi a preoccuparsi del contesto del monumento, del suo “tessuto connettivo”, basandosi su una documentazione storica della vita dell’edificio.
Beltrami ha anche lasciato importanti opere di restauro nel campo dell’arte sacra come la Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Milano, il Duomo di Monza, la Certosa di Pavia; sempre a Milano nel 1904 progetta la sede del Corriere della Sera in via Solferino. Pubblica un importante libro sugli arredi sacri: L’arte negli arredi sacri della Lombardia e alcuni libri sulla pittura di Bernardino Luini. A Roma Beltrami, insieme a Giacomo Boni, sistema il Sepolcreto nel Museo forense; dopo i Patti Lateranensi redige, su incarico di Pio XI, il piano regolatore per la Città Vaticana e realizza la nuova Pinacoteca vaticana.
Architettura Contemporanea nella Tuscia
Palazzo Menghini in Piazza Umberto I
Potrebbe essere un'immagine in bianco e nero raffigurante il Pantheon e l'Arno

*L’autore: Alfredo Giacomini, architetto

Alfredo Giacomini

ideatore e curatore della pagina Architettura Contemporanea nella Tuscia

IL 16 FEBBRAIO ALLE ORE 16.00 presso la sede della Fondazione Carivit presentazione del volume curato da Alfredo Giacomini:

FRAMMENTI – Architettura Contemporanea nella Tuscia,
Ghaleb Editore – pp. 320
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