Le quattro opere realizzate dall’ingegnere Riccardo Morandi nella Tuscia

Di Alfredo Giacomini

 Riccardo MorandI è stato, uno dei più geniali ingegneri del dopoguerra.Uno dei maestri della scuola di ingegneria italiana, unanimamente considerata la più importante al mondo.
È notevole il contributo dell’ingegnere Riccardo Morandi (Roma, 1902 – 1989) nel territorio della Tuscia con il ponte ad arco di Barbarano Romano del 1953, le strutture per il Borgo Nuovo di Pescia Romana del 1960, il ponte sull’A1 a Bomarzo del 1964 e il ponte sul fiume Tevere della ferrovia Attigliano-Viterbo del 1983.
È uno dei massimi ingegneri del ‘900 apprezzato da B. Zevi per “l’instabilità” delle sue opere che “sembravano sfidare le leggi statiche”.
E’ inconfondibile il disegno di Morandi nel progetto per il ponte di Barbarano Romano; la grande struttura in calcestruzzo armato, costata 35 milioni di lire, è stata collaudata nel 1954 e ha consentito il collegamento tra il centro abitato di Barbarano Romano e la strada Aurelia.
E’uno delle prime strutture con i “ritti” inclinati che consentono, attraverso la realizzazione di triangoli indeformabili, di ridurre drasticamente la lunghezza di libera inflessione con una geometria architettonicamente ineccepibile; le stilate disposte con asse inclinato, che irradiano dall’arco nelle due direzioni bilanciandone il profilo, sono una “firma” tipica di Morandi. Lo stesso progettista dichiara che l’obliquità de i ritti (pilastri) che gravano sull’arco determina altrettante componenti orizzontali, sull’arco medesimo, favorevoli alla sua stabilità.
Nel Borgo Nuovo di Pescia Romana, inaugurato nel 1961, nel Comune di Montalto di Castro Morandi collabora con l’architetto Sergio Boccianti autore del nuovo insediamento.
Riccardo Morandi nel 1964 progetta il ponte dell’Autostrada A1 nel Comune di Bomarzo, composto da travi precompresse, con il suo brevetto, di luce pari a 36 metri appoggiate sulle mensole a sbalzo dei piloni.
La struttura è situata lungo l’ultimo tratto Autostradale Firenze–Roma che vede impegnati i migliori strutturisti italiani: Cestelli Guidi per il viadotto di San Giuliano, Carè e Giannelli per il ponte sul fosso della Valle e per il ponte sul Borro Caprenne ed infine Zorzi con due ponti sull’Arno.
L’ultimo in ordine temporale è progetto del ponte ferroviario sul fiume Tevere della linea Attigliano-Viterbo del 1983-84 per l’Impresa Furlanis S.p.A su finanziamento dell’Azienda Autonoma delle Ferrovie dello Stato-Servizio Lavori e Costruzioni; la struttura è in calcestruzzo armato precompresso a trave continua con luci di ml 59+75+59 eseguito per conci in avanzamento gettati in opera a partire dalle spalle.

rif. Architettura Contemporanea nella Tuscia

254. QUATTRO OPERE DI RICCARDO MORANDI NELLA TUSCIA

*L’autore: Alfredo Giacomini, architetto

Alfredo Giacomini

ideatore e curatore della pagina Architettura Contemporanea nella Tuscia

Il volume curato da Alfredo Giacomini:

FRAMMENTI – Architettura Contemporanea nella Tuscia,

Ghaleb Editore – pp. 320
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