Nella residenza di caccia della famiglia Chigi Albani,la Casina degli specchi

Luciano Pasquini

All’interno della residenza di caccia della famiglia Chigi Albani a Soriano nel Cimino si trova la Casina degli Specchi splendida dimora storica, e non solo per gli ambienti, sapientemente restaurati, ma anche per il calore con cui si viene accolti. A riceverci è uno dei soci Marco Basili  appassionato musicista  e anche  insegnante per  14 anni della materia.   La struttura risale al 1720 ed è caratterizzata da una sala con pareti di specchi Veneziani dipinti con putti e nature morte. Gli affreschi sono di Pietro Paolo Cennini (1661- 1739) che li esegui su commissione del cardinale Annibale Albani. Il Cennini lavorò anche a Napoli e Roma fu attivo a Palazzo Ruspoli, Villa Patrizi, al Quirinale e nei palazzi Altieri, Lante e De Carolis. Adiacente alla sala affrescata, una seconda grande stanza è decorata con piastrelle di Delft decorate a mano. Fu il cardinale Cristoforo Madruzzo nel 1500 l’artefice dell’evoluzione del feudo sorianese dal punto di vista culturale,  ma è solo  due secoli dopo  nel 1720 che prende forma  Palazzo Chigi Albani a Soriano nel Cimino, bel complesso architettonico di età rinascimentale che si caratterizzerà come un centro i di ampio respiro culturale. Durante la prima metà del XIX secolo il feudo di Soriano fu assegnato ad Agostino Chigi, discendente degli Albani. Nel 1848 i Chigi, pur rimanendo proprietari del Palazzo di Papacqua, rinunciarono ai loro diritti feudali in favore della Santa Sede. Fu  papa Clemente XI  a dare vita alla Casina degli Specchi divenuto un bene di interesse storico e culturale e tutelato dalla Soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici, oggi una residenza privata adibita a struttura ricettiva. www.casinadeglispecchi.it

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