Verso San Pellegrino in fiore 2024

San Pellegrino in Fiore-0
Sicuramente il San Pellerino in fiore di cui è ideatore Raffaele Ascenzi punterà all’innovazione della rassegna storica viterbese che si svolgerà a Viterbo dal 1 al 5 maggio prossimi. C’è molta attesa, ormai ci siamo, è iniziato il conto alla rovescia. Intanto, seguendo le indicazioni della Amministrazione comunale di Viterbo, andiamo a conoscere più da vicino le opere che ospiteranno le sei piazze piazze.
Piazza San Carluccio è caratterizzata da una forma geometricamente regolare assimilabile ad un rettangolo chiuso su due lati e sui cui insistono diverse varietà architettoniche a fare da sfondo, tra cui una fontana a profferlo.
L’installazione che si prevede per la Piazza prende ispirazione da un decoro presente in una transenna interna alla Chiesa di Sant’Andrea in Piano Scarano, la cui geometria è riproposta al centro della piazza stessa ed evidenziate attraverso margherita, gelsomino di notte, basilico verde e la rossa salvia splendid.

Completano l’installazione panche e banchetti, realizzati con elementi lignei e definiti con stoffe e tendaggi con colorazioni tipiche del periodo storico, che oltre a fare da scenografia alla installazione, richiamano quel tema del mercato medievale inteso come luogo di aggregazione e scambio sociale.

Piazza della Morte è caratterizzata, oltre che alla presenza della tipica fontana viterbese a fuso risalente al secolo XII, anche alla presenza di alberature che concorrono a definire uno spazio urbano adatto alle soste ed alla contemplazione del luogo.
L’installazione nasce da un approfondito studio inerente il tema iconografico ed iconologico degli elementi architettonici medievali, individuati anche all’interno della candidatura di Viterbo a Capitale Europea della Cultura 2033, e riprodotti in chiave florovivaistica, in questo caso con l’utilizzo del loropetalo.
La fontana della piazza è il fulcro dell’opera che rappresenta le cosiddette “cesoie” del cimatore Monaldi raffigurate su uno stemma all’ interno della vicina Chiesa di Santa Maria Nuova.
L’installazione definisce nuove spazialità e relazioni, all’interno di una piazza di forma poligonale irregolare e caratterizzata da una serie di flussi di passaggio.
Piazza San Lorenzo è uno dei luoghi più suggestivi di Viterbo, una delle piazze più belle d’Europa.
L’installazione prenderà ispirazione dalla geometria della pavimentazione cosmatesca interna al Duomo stesso, che verrà riprodotta all’esterno della piazza in un continuum interno-esterno che definisce un percorso oltre che architettonico, fatto anche di colori e profumi.
I motivi geometrici dai colori decisi quasi a contrasto con la struttura austera e monocromatica della chiesa verranno sostituiti nell’installazione da piante e fiori quali lavanda stoechas, mirto, dimorfoteca rossa e bianca e salvia.
L’installazione prende spunto dagli impianti floreali effimeri a sfondo religioso che caratterizzano processioni e feste tradizionali della Tuscia viterbese.
Piazza del Gesù costituiva in passato uno dei poli civici più importanti di Viterbo in quanto sede del mercato.
L’installazione prenderà ispirazione dalla geometria della pavimentazione interna al Duomo di San Lorenzo. I motivi geometrici dai colori decisi verranno sostituiti nel disegno da varie essenze floreali e vegetali che individuano con le loro forme e colori, l’immagine finale.
Centro della composizione diventa la fontana della piazza che definisce una sorta di “Hortus Conclusus” ovvero di giardino all’interno del perimetro architettonico della piazza stessa.
Il tutto nella massima valorizzazione della varietà degli edifici che caratterizzano la piazza stessa, che sono la Chiesa di San Silvestro, la Torre del Borgognone e la cosiddetta Fontana di Piazza del Gesù, trasportata in loco ad inizio del XX secolo dal Convento di San Domenico.
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 Buona Festa ritrovata!
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