Il rito della colazione di Pasqua e il ritorno di quella storica di Pianoscarano

Nelle zone della Tuscia la colazione di Pasqua è particolarmente ricca e abbondante, un vero e proprio brunch che comprende già sia pietanze dolci che salate. Tra i piatti e i prodotti che fanno parte della tradizione e che non possono mancare ci sono: la pizza di Pasqua , con cannella nella tipologia dolce e formaggio pecorino in quella salata, in uso essere  mangiata accompagnata con affettati come capocollo, corallina e coppa; La corallina non è un vero e proprio piatto, ma più semplicemente un insaccato. Si tratta infatti di un salame a base di carne di maiale magra macinata finemente e tocchetti di lardo. Il tutto viene aromatizzato con dei grani di pepe interi. Si caratterizza per la lunga stagionatura e infine le uova sode che sono il simbolo della Pasqua e della Resurrezione . Possiamo dunque dire che la tradizione culinaria di Pasqua riveste un notevole carico simbolico immutato nel corso del tempo. Pur impiegando ingredienti semplici, questi piatti locali rappresentano un crogiolo di culture, tradizioni, e leggende miste a fede e magia e ogni luogo ne esprime il proprio.Nella tradizione di Pasqua della città di Viterbo non mancano il bracone e la scarsella.

Molto attesa quest’anno e costituisce un felice ritorno dopo la pandemia,  la colazione di Pasqua in Piazza a Pianoscarano, il quartiere popolare di Viterbo, famiglie e gruppi di amici, adulti e bambini si riuniscono  la mattina di Pasqua, dalle ore 9  intorno agli stands e  tavolate disposte dalle donne del Club Amici di Pianoscarano “Giulio Selvaggini”, ma a dare una mano arrivano anche altre che il quartiere lo abitano e lo vivono . Sui vassoi vengono disposti i prodotti di tradizione immancabili le mozzarelle del Caseificio Cioffi, un residente storico del quartiere.
Insomma ogni ben di Dio troneggia sui tavoli, sono tante le aziende viterbesi che in questo ritorno hanno voluto condividere la gioia dell’evento donando i propri prodotti, tutta la gamma dei salumi:capocollo, salame, prosciutto, coratella, uova, pizza di Pasqua, ricotta, cioccolata, tutto rigorosamente made in Viterbo. Ci si ritrova tra un assaggio e l’altro accompagnato da  un buon bicchiere di vino. La Piazza Fontana del Piano  il salotto buono del quartiere ritorna come luogo di condivisione di scambio di auguri.E ci si riappropria del significato non solo del ritrovarsi, ma anche di abbracciarsi.(S.G.)

 

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