Al Museo Civico Archeologico “Pietro e Turiddo Lotti” in mostra il dio Mitra nell’atto di uccidere il toro

Al primo piano del Museo Civico Archeologico “Pietro e Turiddo Lotti” è conservato il gruppo scultoreo raffigurante il dio Mitra nell’atto di uccidere il toro. Tale apparato proviene dal mitreo di Vulci, dove è stato scoperto nel 1975 nel corso di scavi condotti dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale. I reperti sono stati esposti all’interno del museo civico archeologico del comune di Ischia di Castro, a seguito dell’inaugurazione della mostra “Vulci, i misteri di Mitra. Culti orientali in Etruria”. Quello di Mitra è un culto antichissimo, che ha avuto origine in India a partire dal II millennio a.C.
La figura di Mitra penetrò nei sistemi religiosi dell’antica Persia per poi giungere in contatto con i regno greco-ellenestici, fino a fare il proprio ingresso all’interno del mondo romano. A partire, infatti, dal I secolo d.C. il Mitraismo si diffuse in Italia e a Roma, nonché nelle province romane settentrionali e di confine come le frontiere militari. Soldati e ufficiali contribuirono alla diffusione del culto legato a Mitra, e non è pertanto un caso che fra i suoi adepti si annoverino personalità di rango militare. Per conoscere più nel profondo questo culto misterico e il significato del suo complesso apparato iconografico, venite a visitare i locali del museo
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