Damato ai colleghi.il miglior arbitro quello fedele a se stesso

Lunedì 11 gennaio scorso, a San Martino al Cimino (VT), l’arbitro internazionale Antonio Damato ha incontrato con i fischietti della sezione viterbese dell’associazione italiana arbitri.
Dopo il saluto del presidente Luigi Gasbarri, il direttore di gara pugliese ha tenuto una vera e propria lezione, con la visione e il commento di filmati che riguardavano episodi di partite da lui arbitrate. Con serenità e grande capacità di autocritica, ha spiegato alla platea le decisioni prese.

“Noi arbitri – ha esordito Damato – abbiamo una capacità di sintesi e di decisione superiore alla media. Ma queste caratteristiche vanno allenate, giorno per giorno, tenendo presente che in campo siamo da soli a prendere le decisioni. Inoltre, occorre fare tesoro degli errori commessi, capire i propri limiti, accettare i consigli e fare autocritica a fine gara.
È importante lavorare sodo – ha proseguito l’arbitro internazionale – preparare la partita studiando le tattiche delle squadre e allenarsi bene. Durante l’incontro percepire il tono agonistico della gara. Ogni volta che arbitriamo c’è un miglioramento tecnico, ma cresciamo anche sotto l’aspetto umano.
L’arbitro migliore è quello che è sé stesso, non imita ma è naturale nei comportamenti. Dobbiamo essere arbitri anche fuori dal campo. Ponetevi degli obiettivi e impegnatevi a fondo – ha concluso Damato – anche nella vita, sul posto di lavoro o nello studio, affrontate tutti gli impegni con serenità, ma coscienti di dare sempre il massimo.”

Al termine, il componente del Comitato Nazionale dell’Aia, Umberto Carbonari, ha ringraziato l’illustre collega e ha sottolineato che l’associazione italiana arbitri è un grande sodalizio che forma e fa crescere i propri iscritti.
Il presidente della sezione Aia di Viterbo, Luigi Gasbarri, ha consegnato a Damato un quadro con un’immagine del palazzo papale di Viterbo.

COMMENTA SU FACEBOOK

CONDIVIDI