Umbria Jazz: le cifre della kermesse orvietana

Umbria jazz

Lo abbiamo evidenziato nel nostro articolo “La Tuscia che vorrei” come auspicio per  il 2015, il progetto di unione con Orvieto ci farebbe bene. Umbria Jazz Winter , 22^ edizione si chiude nel segno del grande successo di pubblico e di critica. Oltre 300.000 € di incasso per 20.000 paganti.  Non c’è crisi che tenga  grazie agli ingredienti  giusti che la realizzano: musica, ospitalità, arte, storia e buona cucina.
Gli appuntamenti tutti di elevata qualità: 120 concerti con 160 artisti impegnati tra essi un folto gruppo di jazzisti italiani; sempre sold-out i concerti al Teatro Mancinelli e al Palazzo del Popolo e ottimi risultati anche al Palazzo dei Sette, al Ristorante San Francesco,  all’Altarocca Lounge e Wine Resort. Anche la tradizionale Messa della Pace in Cattedrale con il coro gospel si è confermata un rituale irrinunciabile  per i tantissimi turisti nel primo giorno dell’anno. Partendo da una manifestazione di spessore le  sono stati cuciti addosso tutte le peculiarità del territorio, offerta culinaria, strutture concerti di emergenti. Soprattutto nulla di improvvisato ma la costruzione di una programmazione avviata già a fine dell’edizione dello scorso anno. La Tuscia dispone di un evento che non ha nulla da invidiarle come JazzUp, facciamone un ponte culturale unendoci  a chi una storia ce l’ha già e ci può integrare per renderci non solo una preziosità, ma per consegnarci le carte utili per sollevare il territorio, rendendolo  terra di punta, di scelta, non solo di passaggio. Chi trova la Tuscia trova un tesoro, perché in realtà le sue potenzialità sono tutte ancora da scoprire.

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