Peperoncino che passione! A scoprirlo con gli oltre 200 mila alla Fiera campionaria mondiale a Rieti

di Luciano Pasquini

L’occasione per chi scrive è stata dettata dalla voglia di volere curiosare nella più grande Fiera del Peperoncino a Rieti, la provincia laziale rinomata per la sua montagna, il Terminillo. L’obiettivo era quello di scoprire le varietà di peperoncino, e i diversi gradi di piccantezza. La Fiera Campionaria Mondiale del Peperoncino, è stata organizzata da Rieti Cuore Piccanti di cui propositi e intenzioni sono ben percepibili.

Nel 2011 è stata la prima  volta della Fiera a Rieti, una scelta che prendeva soprattutto in esame la floridità del territorio per sperimentarne l’efficacia produttiva. Nei dodici anni a seguire l’evento si è evoluto, e il peperoncino è divenuto il protagonista, con una continua e per certi casi inaspettata crescita, anche nel dopo pandemia.

Il Peperoncino sabino ha ricevuto da poco il riconoscimento di peperoncino autocno nato  da un innesto italiano calabrese con con quello quello brasiliano. In cucina si abbina bene in varie ricette specialmente nella preparazione dei primi piatti, è anche utilizzato per speziare birra, olio e cioccolato.

Un numero impressionante di peperoncini infuocano il visitatore appassionato,  200mila le presenze, per Rieti una vetrina  su tutto il mondo. Il proposito degli organizzatori e di sostenitori come la Camera di Commercio di Viterbo e Rieti era quello di  accendere una luce su un territorio bello e da scroprire come quello del reatino. Il risultato è stato sorprendente.

Oltre 150 gli stand allestiti  nel chiostro della chiesa di Sant’Agostino, 600 varietà di peperoncino provenienti da tutto il mondo. Sono arrivati gli ambasciatori e il ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida.

Tra i 150 espositori c’è molto da vedere e da imparare, loro con il garbo e la gentilezza di chi vive una passione si concedono al visitatore nel fornire tutte le informazioni necessarie.

C’è tempo fino a domenica 3 settembre per  assaporare prodotti di qualità nella terra reatina e farne una buona scorta.(in Largo Cairoli, 2 – Rieti)

Se l’obiettivo era di far conoscere Rieti e accendere una luce su una terra meravigliosa il giudizio è equanime: bella e entusiasmante, la cornice del chiostro espositivo ha reso ancor di più l’evento un fiore all’occhiello. Dal 30 agosto al 3 settembre la durata della mostra  dedicata al famoso genetista Nazzareno Strampelli.

Come souvenir buono da mangiare abbiamo acquistato una crema al peperoncino, una scorta di peperoncino sabino a cui si uniscono le immagini di una Rieti che ha ancora molto da mostrare.

Andiamo avanti così, arrivederci al 2024.

www.fieramondialedelpeperoncino.com

 

 

 

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