Pasta Fanelli Canepina: “La crisi del grano non ci tocca, temiamo il razionamento del gas”

di Sara Grassotti

Nell’incubo bellico dell’aggressione russa all’Ucraina, tra i problemi emersi, c’è lo stop alla fornitura di materie prime, tra cui il grano.
Dovremo rinunciare alla nostra amata pasta? Lo abbiamo chiesto a uno dei pastai simbolo del made in Tuscia: Pasta Fanelli, la pasta di Canepina, “la pasta  di una volta”. Non uno slogan, ma una frase che racchiude il rispetto e l’amore da parte di chi la produce.

Parliamo con Guido Fanelli, il fondatore nel 2010 del pastificio Fanelli, situato nel cuore dei Monti Cimini a Canepina, ancor oggi impegnato in prima linea a mettere le mani in pasta. La sua.

“Nel pastificio, oltre a me, c’è mio figlio Michele che si occupa della sfera amministrativa e sono impiegate nei vari ruoli 6 persone. Noi – prosegue Guido Fanelli – abbiamo al momento subito i rincari della materia prima con il conseguente aumento, seppur contenuto, del prezzo ai clienti che hanno compreso. Il nostro rifornimento di grano deriva da aziende dislocate in tutta Italia: Sicilia, Umbria e dalla nostra regione il Lazio e non ha subito alcun contenimento. Il problema si potrebbe porre – aggiunge Fanelli – se si dovesse ‘razionare’ il gas  nel momento in cui abbiamo dovuto fare i conti con i rincari e con l’aumento vertiginoso del costo di luce e gas, razione del gas significa riconvertire materiali, tempi lunghi ripensando il sistema logistico.

Respirando l’aria di provincia siamo con i piedi per terra e ci piace guardare positivo, com’è stato per il Covid, in cui il tempo sospeso lo abbiamo dedicato al miglioramento della nostra linea produttiva. Allora e oggi tutti i piccoli produttori di grano vengono a pastificare da noi, i piccoli ristoratori non ci hanno abbandonato, tanto che si è allargato il nostro numero clienti. Sembra con le mie parole di  andare contro corrente ma la nostra piccola azienda sta crescendo e se non ci ammazzano con il gas il nostro futuro ci spinge alla positività. Mai arrendersi”.

Poi Guido mette in luce i punti di forza della sua azienda. “Ci dedichiamo con attenzione e innovazione alla produzione biologica controllata e certificata da ICEA, per garantire la massima affidabilità nel rispetto delle normative europee in materia di Agricoltura Biologica. Tuteliamo fortemente nella nostra produzione la salvaguardia della genuinità e naturalezza.

La produzione di Pasta Fanelli avviene mettendo in atto un processo di lavorazione che mantiene inalterati i sapori e i saperi  della pasta fatta dalle nostre nonne, ma allo stesso tempo utilizzando mezzi moderni nel rispetto dei requisiti richiesti dalla normativa vigente.

Sono questi i punti di forza del nostro lavoro artigianale che ci permettono di sostenere anche imprevisti a livello internazionale come gli effetti causati da una guerra. Senza mai disattendere il principio del fare.

Il nostro valore aggiunto si percepisce quando la nostra pasta  arriva sulle tavole, sollecita i palati ma anche il buonumore con l’assaggio di quei piatti che ci hanno accompagnato durante l’arco della nostra vita come, ad esempio, i famosi Maccaroni Canepinesi, conosciuti anche come Fieno, sono il nostro fiore all’occhiello e motivo di orgoglio, per le profonde radici impiantate nella tradizione popolare di Canepina, il nostro paese”.

E proprio nel primo weekend di luglio 1-2-3, Canepina, il salubre borgo della Tuscia, dopo il periodo silente della pandemia tornerà a celebrare la tavola con la famosa Sagra dei Maccaroni, gustabili nelle rinomate trattorie del nostro borgo. E’ il segnale che anche le nostre trattorie riprendono il loro lavoro e si ritorna alla normalità.

Sperando che anche sulla guerra i nostri governanti raggiungano la pace.

www.pastafanelli.it – tel: 0761 750744

 

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