Ricordato Cesare Dobici negli 80 anni della scomparsa

Dobici

Un grande musicista viterbese celebrato sulla sua tomba da chi, con affetto e riconoscenza, ha voluto rendere pubblica la sua profonda ammirazione. Questa la cerimonia del 25 aprile, giorno dell’80° anniversario della scomparsa del celebre compositore viterbese Cesare
Dobici, voluta presso il Cimitero Monumentale di Viterbo da partedell’Associazione e Centro Studi Cesare Dobici. Ha esordito il Presidente, Ferdinando Bastianini, organista della Cattedrale di S.Lorenzo, dove il Dobici fu a lungo Maestro di Cappella, il quale,
dopo aver deposto un omaggio floreale sulla tomba dell’illustre concittadino, ha, con commosse parole, delineato la sua grandezza come sommo artista ma soprattutto, ne ha elogiato la dimensione umana, quell’umiltà che si addice a un valido insegnante, disponibile, pronto sempre a incoraggiare i numerosi allievi. Parole supportate dalle memorie di alcuni allievi del Maestro, desunte da articoli e materiale documentario risalente all’ epoca del suo prezioso operato.
È intervenuto, quindi, Monsignor Valentino Miserachs Grau, Preside Emerito del Pontificio Istituto di Musica Sacra, già Maestro della Cappella Liberiana nella Pontificia Basilica di S.Maria Maggiore, che dodici anni fa inaugurò, per iniziativa dei membri dell’Associazione, una Sala del Pontificio Istituto a Cesare Dobici, ringraziando l’Associazione Dobici per tenere viva ed illuminare la figura di un tale musicista, docente divulgatore della solida scuola polifonica romana.
La Vicepresidente Maria Loredana Serafini ha, poi, sottolineato come la generosa linea didattica del grande Dobici sia fonte ispirativa per l’ Associazione a lui dedicata, sempre incline a creare opportunità di studio e aggiornamento per chi ama coltivare la sublime arte della musica. Un suo ringraziamento personale al Maestro Ferdinando Bastianini perchè grazie alla sua ammirazione per Dobici, attraverso la Corale San Giovanni prima, in seguito per inziative dell’Associazione, il musicista viterbese ha ricevuto degno rilievo. È stata, poi, la volta di Wanda Folliero che ha letto un meraviglioso commento che del Dobici fece quel grande giornalista che fu il viterbese Alessandro Vismara, carico di ammirazione per le doti umane, oltre che artistiche, del musicista.
Tra gli intervenuti alla cerimonia il prof. Edoardo Tarmati, ultimo parente viterbese del Maestro, e, come rappresentanza del Comune di Viterbo, Paolo Moricoli. Intensa la commozione dei numerosi presenti quando, a termine della cerimonia, sulle note del violino di Wanda Folliero, si è elevata, tra le austere atmosfere cimiteriali, la meravigliosa Ave Maria del Monte Grappa, suggestivo capolavoro di Dobici, sussurrata, con devota compostezza, dai cantori della Corale San Giovanni.

Dobici2

COMMENTA SU FACEBOOK

CONDIVIDI