Le storie. Anna Matteucci e la sua lavanderia, vent’anni di lavoro

Anna Matteucci

Per Anna Matteucci  è così è dal 2004, data in cui in quel di via Belluno apriva la sua attività artigiana di piccola lavanderia, chiamandola Celito Lindo, un nome che  come è capitato a noi ti fa chiedere il perché di questa scelta non usuale: “Me l’ha suggerito mio figlio allora giovanissimo pensando al brano musicale messicano allegro e pieno di brio”.

Un piccolo laboratorio, un mondo “ristretto” in cui Anna ha puntato alla qualità professionale. Non si è mai spostata da lì e gli ambienti sono risultati sempre più pieni, accanto a lei  le due  fedeli collaboratrici.

Via Belluno è un crocevia in mezzo tra i quartieri Cappuccini e Murialdo, una via di grande transito, la cliente o il cliente, (gli uomini se ne servono sempre di più) sostano con l’auto nella stessa modalità veloce sia per portare che per prendere i capi.

“Da quando siamo nati operiamo nel rispetto dell’ambiente, è la priorià assoluta del nostro lavoro. Usiamo prodotti non inquinanti a tutela di tutti.Nessuna descrizione della foto disponibile.Oggi il servizio si è moltiplicato,  il lavoro è aumentato, molte  piccole lavanderia di quartiere in avanzamento di età chiudono e spesso ci troviamo ad accogliere quella clientela affezionata che ancora sceglie di portare a lavaggio i propri capi in un sistema garantito non solo per l’dea di un semplice lavaggio, quest’ultimo si riflette più sul sistema self service.

Tanti i sacrifici, le fatiche , le tasse in scadenza proprio in questo periodo, eppure chi resiste sono proprio le donne.

Buon ventennale a Celito Lindo e alla sua inventrice Anna Matteucci.Che vuol dire la sua prima di salutarci:

Grazie a tutti i nostri clienti che ogni giorno si affidano a noi con fiducia, siamo sempre qui, pronte ad accogliervi per igienizzare e coccolare i vostri capi “.

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