“Le guarigioni”il primo libro di Kim Rossi Stuart mette in luce il lato più umano dell’essere

Il libro che sarà presentato il 3 agosto alle ore 20.00 (ingresso sino a posti disponibili) nel cortile del Palazzo dei Priori a Viterbo si fregia di una firma importante quella di KIM ROSSI STUART. L ‘attore e regista non si era mai allontanato prima d’ora dal suo mondo di celluloide. Il libro edito da La Nave di Tiseo è una raccolta di cinque racconti, cinque microcosmi con protagonisti personaggi irrisolti, fragili e inafferrabili che si muovono alla ricerca di se. Ma niente di autobiografico “Ci sono ovviamente i miei pensieri e i ricordi che sono stati totalmente trasformati per raggiungere la pienezza di un racconto che abbia un senso universale” assicura l scrittore. Ognuno ambientato in un tempo diverso e con dei protagonisti unici, che portano avanti un’ideale che funge da unico filo conduttore: l’amore. Il sentimento universale viene analizzato dall’autore seguendo uno sviluppo cronologico: partendo dalla rappresentazione di una prima fase che coincide con la scoperta del sentimento; alla successiva fase di maturazione; fino ad arrivare al vero e proprio culmine sensoriale in cui l’amore viene messo in discussione, perso e poi ritrovato ancora. I protagonisti, pur non essendo nel racconto collegati tra loro, riportano a galla delle caratteristiche psicologiche che ricordano coloro che li hanno preceduti e anticipano quelli che verranno in seguito. Questo passaggio di testimone richiama in maniera naturale l’attenzione del lettore, che cerca di creare una storia soggettiva in cui tutti i personaggi dei cinque racconti coesistono e si confrontano tra loro.. All’inizio vi è sempre un lotta costruttiva che pone le basi per quella che sarà l’evoluzione conclusiva dei legami, prima opacizzati dall’incomprensione e poi spolverati dalla forza del sentimento.
L’obiettivo dell’autore era di favorire una riflessione sulla nostra società, concentrata all’apparenza, mettendo il luce il lato più umano dell’essere.
Kim Rossi Stuart afferma: “Inizialmente l’obiettivo era quello di scrivere un racconto sul bene assoluto, ci ho provato ma ovviamente ho fallito, mi sono dovuto arrendere al fatto che non è possibile narrare le vicende del bene escludendo del tutto le vicende del male.L’umanità deve imparare a riconoscerlo e ricollocarlo al punto giusto. È un paradigma per dire che il male è necessario, nasce con noi, la cosa importante è riuscire a gestirlo. Il desiderio, tentativo, di estirparlo da noi, di amputarlo, è fallace così come il volerlo cavalcare e sfruttare a discapito degli altri”. E ritornando all’attore tutti i racconti possono diventare dei film e magari lo scrittore ci sta già pensando.
“Le guarigioni” di Kim Rossi Stuart rappresenta un esordio sorprendente, che sonda l’intimità con dettato lucido e ironico forse il frutto di una maturità espressiva raggiunta nella sua vita privata sarà che il prossimo 31 ottobre compirà 50 anni… Sarà interessante ascoltarlo, la presentazione a Viterbo è una buona opportunità.

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