In tanti a vivere l’emozione del Presepe Vivente a Civita di Bagnoregio

Il presepe vivente di Civita di Bagnoregio con l’ultima rappresentazione dell’Epifania ha chiuso la Natività con un bel successo di pubblico e di critica. All’uscita dalla manifestazione l’unanimità dei visitatori ha espresso commenti di piena soddisfazione, considerato l’alto livello di difficoltà organizzativa di un sito particolare e faticoso.

La manifestazione di quest’anno ha introdotto una novità del tutto particolare, un narratore, Antonello Ricci, che con un breve monologo iniziale ha trasportato i visitatori nel mondo incantato del presepe vivente, accompagnandoli con la parola nella Betlemme di oltre 2.000 anni fa e a più di 3.000 chilometri di distanza.

Il Presepe Vivente ha compiuto 25 anni ricordando il suo ideatore e primo realizzatore: il compianto Alberto Macchioni.Tra l’altro proprio in questa edizione la figura della Madonna è stata interpretata da sua nipote Valentina Macchioni, quella di San Giuseppe dal marito Stefano Urbani e di Gesù Bambino dalla figlia Gloria.

“Anche quest’anno migliaia di persone hanno deciso di vivere l’emozione del Presepe Vivente a Civita di Bagnoregio. Importante il contributo dei tanti volontari che in queste giornate di festa hanno donato il proprio tempo per rendere possibile l’evento. A tutta la Croce Rossa va il ringraziamento dell’amministrazione comunale”. Così il sindaco Francesco Bigiotti.

“La Croce Rossa Italiana, Comitato di Bagnoregio e Lubriano, su precisa volontà del Comune di Bagnoregio ha organizzato la manifestazione per la quarta volta consecutiva e i proventi andranno per l’acquisto di un mezzo speciale per il trasporto in emergenza in siti particolarmente impervi e difficili da raggiungere con ambulanza o auto medica – così il presidente della Croce Rossa locale Stefano Bizzarri -. La Croce Rossa Italiana pur allontanandosi un po’ dai suoi compiti d’istituto prevalenti ha voluto comunque interpretare la manifestazione secondo i principi fondamentali di pace e fratellanza annunciando la nascita di Gesù Bambino in contesto di armonia tra persone di ogni razza o provenienza, di ogni colore o estrazione sociale”.

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