In attesa della presentazione dell’edizione 2026 dell’Atlante dell’Arte Contemporanea edito da Giunti al MoMa di New York, all’interno del quale è presente la sua opera “Selfie_22”, l’artista Roberta Morzetti sarà tra i protagonisti di Arte in Nuvola 2025, la fiera internazionale d’arte contemporanea di Roma, in programma dal 21 al 23 novembre. Le sue opere saranno presentate all’interno dello stand E27 di ARTHOTEL Parigi-Roma-Milano, progetto di Alessia Bennani, sotto la curatela dell’architetto Marco Giammetta.
“La mia partecipazione ad Arte in Nuvola 2025 – spiega l’artista tuscanese- nasce dall’incontro tra il mio curatore l’architetto Marco Giammetta e l’architetto Alessia Bennani, mia gallerista e fondatrice del progetto ARTHOTEL Parigi-Roma-Milano il cui tema strutturato per il 2025/2026 “Arte e Sport, Il meglio di sé” diventa per me occasione di approfondire il dialogo tra spazio architettonico, spazio ambientale e spazio interiore. Quest’ultimo, lo spazio dell’anima, è il luogo che più mi appartiene e nel quale riconosco la radice autentica del mio lavoro, la Tuscia, terra di divinità arcaiche, riti della trasformazione e continui dialoghi tra visibile e invisibile”.
“Grazie a questa visione condivisa -continua Roberta Morzetti- le mie opere trovano il loro spazio espressivo, sollecitando una riflessione sulla potenza interiore, sull’equilibrio tra corpo e spirito, sulla continua ricerca di armonia che appartiene tanto all’arte quanto alla vita stessa, accogliendo le fondamenta di spiritualità e disciplina, propri del pensiero Coreano, Paese ospite di questa edizione di Arte in Nuvola”.
Per questa edizione, Morzetti propone quindi un percorso scultoreo articolato attorno a un grande tema: la cura del sé come percorso di conoscenza, come viaggio interiore che affonda le radici tanto nell’introspezione contemporanea quanto nella mitologia Etrusca e Classica, tradizioni che l’artista conosce intimamente grazie alla sua formazione biografica e culturale a Tuscania, terra di necropoli, divinità arcaiche, riti della trasformazione e continui dialoghi tra visibile e invisibile. In questa cornice, il nucleo di opere presentate – OBSENTIA_25, BONADEA_25, UNI_25, VOLTUMNA_25, SATIVA_25, MORFEA_22, SELFIE_22, MIRROR_22 – diventa una costellazione di presenze simboliche che richiamano riti antichi, genealogie divine, archetipi mediterranei e tensioni interiori che attraversano il tempo.
Le opere in mostra
OBSENTIA_25 indaga il vuoto come spazio sacro, come nei culti etruschi e romani in cui l’assenza era luogo di epifania. Il titolo, sospeso tra absence ed essentia, rivela la percezione arcaica del “non visibile” come luogo generativo, un’eco delle cavità votive del territorio di Tuscania.
In BONADEA_25, l’artista rielabora la forza rigenerativa della dea romana della fertilità e della guarigione: un riferimento diretto a un immaginario classico in cui il femminile non è fragilità, ma principio ordinatore e terapeutico. L’opera diventa così una liturgia contemporanea sul gesto della cura.
UNI_25 rende omaggio alla dea etrusca Uni, grande madre del pantheon tirrenico e custode dell’armonia cosmica. Attraverso forme pure e luminose, Morzetti restituisce l’idea di un’unione primigenia tra corpo, natura e spirito, attingendo alla sensibilità rituale che caratterizza la cultura del luogo in cui è cresciuta.
In VOLTUMNA_25, la divinità etrusca del mutamento e delle stagioni – Voltumna o Vertumnus nella tradizione latina – diventa metafora della metamorfosi come condizione vitale. L’opera celebra la capacità di trasformarsi restando fedeli alla propria essenza: un tema che attraversa tutto il linguaggio morzettiano.
SATIVA_25 riprende la simbologia della terra, della semina, della crescita lenta: un’allusione al legame profondo che la cultura etrusca possedeva con il ciclo naturale e con il concetto di cura come coltivazione dell’anima.
In MORFEA_22, la duplicità tra sogno e veglia richiama non solo la figura greca di Morfeo, ma anche la concezione etrusca dell’aldilà come specchio del mondo terreno: un dialogo tra due stati dell’essere, tra luce e ombra, tra superficie e profondità.
Con SELFIE_22, Morzetti critica la frammentazione contemporanea dell’identità riflessa, contrapponendola alla solidità interiore invocata dalle mitologie antiche: lo specchio diventa un confine instabile, lontano dalla funzione rituale che aveva nell’antichità, quando era strumento di rivelazione, non di distorsione.
MIRROR_22 risponde a questa frattura proponendo una ricomposizione del sé, come una moderna anamnesi platonica: riconoscere, accogliere e armonizzare le diverse parti dell’identità.
Roberta Morzetti ad Arte in Nuvola 2025
21/22/23 novembre, Roma • Stand E27 – ARTHOTEL Parigi-Roma-Milano
A cura di Marco Giammetta


























