BabyForum/Bambini di varie fasce di età insieme al nido?

Questa domanda apparentemente può sembrare banale, ma ci ritroviamo molto spesso a dover rispondere a genitori che vengono in visita in asilo: “Mio figlio-figlia starà con i bambini della sua età? E non starà con bambini più grandi?”, questo nel caso in cui parliamo di una fascia di età per la sezione dei piccoli che va dai 6 ai 12 mesi, mentre quando si tratta di bambini della fascia 24/36 mesi, quindi sezione dei grandi, la domanda è la seguente: “Mio figlio-figlia non frequenterà i bambini più piccoli?”
Nella prima domanda quello che notiamo da parte dei genitori è un certo timore che viene espresso con una richiesta di protezione; quindi chiedono al referente educativo di evitare un contatto con i bambini che hanno dei mesi in più poiché i bambini “grandi” sanno camminare, parlare, giocare e questa autonomia potrebbe investire il proprio bambino.
Mentre nella seconda domanda il genitore ha paura che il figlio/a, che ormai ha acquisito delle competenze, possa disimparare trascorrendo del tempo coi bambini più piccoli.
Vorremmo intanto delucidare in merito alla suddivisione riguardante le sezioni degli asili nido (L.R. 59/80) che vanno dai 3 ai 12 mesi nella sezione dei piccoli, dai 12 ai 24 mesi nella sezione dei medi e dai 24 ai 36 mesi nella sezione dei grandi. Questo approccio permette alle educatrici del nido di poter svolgere al meglio il proprio lavoro, in quanto ci si può prendere cura di tutte le abilità che sono state raggiunte dai bambini, in un’ottica di sinergie dei linguaggi dove ogni individualità venga rispettata, tenendo conto delle crescite differenti e delle autonomie dei loro saperi; spesso gli sviluppi motori, logico-matematico, sociali e cognitivi sono assolutamente unici e nella quotidianità notiamo spesso delle differenze, nei tempi e nelle modalità dell’espressione.
Quindi siamo convinte che lavorare in un gruppo eterogeneo sia sicuramente piu rispettoso nei confronti del gruppo della sezione, ma nello stesso tempo viene a mancare quella ricchezza in più, che fa la differenza…
Siamo fortemente convinte di quanto sia necessaria l’eterogeneità nelle scuole; in una società sempre piu rigidamente divisa per età e con famiglie ove è presente un figlio “unico” diventano sempre piu complesse le relazioni intese come capacita di “dare e ricevere”, che facciano maturare e amplino quei concetti di solidarietà.
Troppo spesso ci dimentichiamo quanto apparteniamo l’uno a l’altro e quanto del principio di comunità se ne abbia bisogno per vivere. I bambini, anche se molto piccoli, hanno bisogno del saper stare in un gruppo per imitare, per condividere e crescere in una dimensione di rispetto e considerazione per l’altro!
Perchè quindi è importante che stiano insieme bambini e bambine di varie fasce di età? perchè il piccolo osserva il grande cosa “sa fare” e il grande insegna al piccolo che “ha desiderio di imparare” e in un’ottica di scambio reciproco si cresce insieme arricchendo entrambi i loro saperi e rafforzando così la stima del più grande e la capacità di saper imparare del più piccolo!
Apprendere tra bambini non è come apprendere da un adulto. I bambini non hanno filtri, non hanno la motivazione dell’insegnare, loro sono ciò che sono in quel momento ed in piena autenticità, per questo il messaggio arriva prima e, evidenziamo, anche in maniera più diretta.
Quindi tranquillizziamo i genitori dicendo che un nido dovrebbe utilizzare sempre più i momenti in comune con le sezioni di età differenti, con piccoli gruppi e soprattutto con un progetto educativo che offra valenza all’azione, e se ci possiamo confrontare con una struttura 0/6 anni potremmo ancor di più trovare vantaggio per in nostri piccoli.. ma questa è un’altra storia che approfondiremo nel prossimo articolo!

*Educatrice e Formatrice
www.bottegadeitalentiviterbo.it

PROSSIMO APPUNTAMENTO: 11 maggio 2017

COMMENTA SU FACEBOOK

CONDIVIDI