25 novembre, Panunzi (Pd): “Contro la violenza di genere serve una rivoluzione culturale che parta dalla scuola”

Sono circa 6 milioni e 400mila le donne che in Italia hanno subito almeno una violenza fisica o sessuale a partire dai 16 anni. I primi risultati dell’indagine Istat ci dicono con chiarezza che la violenza di genere non è un fatto isolato, ma una realtà che attraversa ogni età, territorio e condizione sociale.

Colpisce soprattutto che la violenza arrivi spesso da chi dovrebbe amare e proteggere: quasi il 16% delle donne con un ex partner ha subito violenze fisiche, e quasi il 9% violenze sessuali. E le forme più gravi – stupri e tentati stupri – riguardano ancora il 5,7% delle donne. Numeri che mostrano quanto sia ancora urgente un cambiamento reale.

Per questo non bastano le celebrazioni o le condanne di circostanza. Serve una rivoluzione culturale che parta dalla scuola, dall’educazione affettiva, dal rispetto del consenso. Dobbiamo crescere generazioni capaci di riconoscere e rifiutare ogni forma di abuso, verbale, fisico o psicologico.

Come istituzioni, dobbiamo continuare a sostenere concretamente i centri antiviolenza, le case rifugio e tutte le donne che trovano il coraggio di denunciare. Ma soprattutto dobbiamo lavorare ogni giorno per cambiare la cultura che rende ancora possibile tutto questo.

Il 25 novembre non è una ricorrenza: è un impegno.

Enrico Panunzi
Vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio

 

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