Suona la campanella per 39.019 studenti della Tuscia tra novità e affanni

di Sara Grassotti

Gli studenti che si avviano all’apertura di questo nuovo anno scolastico sono in totale 39.019 nella provincia di Viterbo, di cui 6.248 nella scuola dell’infanzia, 11.843 nella scuola primaria, 7893 nella suola secondaria di 1 grado, 12.945 nella scuola secondaria di 2 grado, di cui il complessivo Viterbo è pari a 12.156, ripartiti in 1.377 in scuola dell’Infanzia, 2.884 in scuola primaria, 2.052  in scuola secondaria di 1 grado e 5.843 in scuola secondaria di 2 grado.

Il dato delle prime classi in provincia si attesta su 7.831 alunni che nel solo comune di Viterbo è pari a 2.415, un indicatore importante che evidenzia come si ristringe il numero per effetto del calo delle nascite, oggi ci sono meno bambini: domani ci saranno meno alunni. E se inoltrandoci negli Istituti superiori notiamo che le classi sono sovraffollate, nella primaria si cominciano a ravvedere le classi più vuote e per vedere il bicchiere sempre mezzo pieno speriamo che questo porti chi ci governa a prevedere una cura più affinata rispetto a programmi e interventi.

S’inizia nella Tuscia come nel resto del Lazio il 16 settembre, la previsione organizzativa la dice lunga e non è delle migliori, all’orizzonte si prevedono scioperi per il 27 settembre che coinvolgono tutto il personale della scuola: docenti, dirigenti, personale ATA, dipendenti di ruolo o precari in Italia e all’estero e sono stati proclamati dall’Associazione sindacale SISA. Quella del 27 settembre è una data particolare: infatti gli attivisti di Fridays For Future hanno organizzato una manifestazione per lo stesso giorno, con l’obiettivo importante di coinvolgere oltre 4.500 piazze in tutto il mondo.

Come si presenta questo anno scolastico? Quali sono le novità e quali gli affanni?

In alcuni istituti della provincia di Viterbo non sono stati rispettati i limiti di alunni stabiliti dalla circolare ministeriale n. 1604 del 29 marzo 2019.

Le scuole interessate sono l’Ic Andrea Scriattoli di Vetralla in cui una classe sarà composta da 27 alunni di cui 2 disabili, mentre a Tuscania una classe conterà 31 alunni di cui 2 con handicap.
Infine c’è il caso emblematico dell’Iiss Francesco Orioli di Viterbo, dove in una classe si arriverà a 39 studenti, di cui 5 diversamente abili.

Tutto nella norma afferma il Prof. Luca Damiani, Dirigente Scolastico dell’ITT “L. da Vinci di Viterbo”:
“Posso affermare che tale situazione eccentrica non si riscontra in nessuna delle 42 classi del mio Istituto; in particolare la classe prima più numerosa conta 29 alunni e nessuna classe comprende più di 1 alunno diversamente abile”.

Abbiamo quindi chiesto lumi a Simonetta Pachella, preside dell’Istituto Orioli, tra le scuole che conta anche il maggior numero di iscritti, quasi 1.000 in questo nuovo inizio.

Quello del sovraffollamento è un problema fortemente sentito dalla preside Pachella: ”Una discrepanza che nasce dal problema delle iscrizioni che per l’anno scolastico successivo vanno effettuate entro febbraio, ma accade che la maggior parte degli alunni si iscrive nei mesi successivi. E noi, come istituto, teniamo ad accogliere tutti”. “Ma il fenomeno va a pesare sulla pianificazione dell’organico sempre più carente – prosegue la preside – per questo anno che inizia, pur avendo avuto nuove assegnazioni, siamo sotto ancora di circa 10 unità. Per arginare il problema siamo ricorsi alle ‘classi articolate’, mettendo insieme due classi con indirizzi di studio diversi – spiega Pachella – durante le ore in cui hanno materie comuni. Si tratta di classi poco affollate, in modo che da due ne esca fuori una di numero compatto. Non ci fermiamo all’ostacolo guardiamo avanti esibendo la forza dei  nostri numeri. Siamo la scuola dell’inclusione”. E il significato dell’accoglienza, dell’inclusione per questo istituto che nell’anno scolastico che parte si avvicina ai 1000 iscritti la Preside Pachella lo espone con un dato oggettivo, sono 100 gli studenti portatori di handicap indirizzati in ogni disciplina, di cui è responsabile il docente Mirko Ottoni, i cui piani di studio sono costruiti ad hoc per il percorso dei ragazzi. A questo dato si aggiungono circa 135  studenti affetti da Dsa e Des (disturbi di applicazione) seguiti dal prof. Mauro Spezzi. La dirigente tende a sottolineare che l’obiettivo principale dell’istituto Orioli è quello di accogliere nel migliore dei modo gli studenti. “Vogliamo che tutti si sentano a proprio agio quando mettono piede nella nostra struttura – soprattutto – che si sentano accettati. Anche se le risorse scarseggiano, quest’anno ho chiesto alla Provincia di ridipingere le aule di azzurro per dare quel tocco di nuovo a una struttura che in realtà sta scoppiando e avrebbe bisogno di nuovi locali. Nel segno dei tempi esiste l’arte di arrangiarci e la nostra scuola vanta una buona sinergia e una grande volontà espressa da tutti gli addetti”.

“Vogliamo pensare positivo parlando con i fatti e affrontando questo nuovo anno con una prospettiva concreta. La novità significativa per noi è quella di partire con un nuovo indirizzo, quello Agrario, con una aula composta di 15 alunni e un docente di esperienza che viene da un istituto reatino – racconta la preside Pachella – Il nostro obiettivo è quello di continuare a sfruttare al massimo l’esperienza di Alternanza Lavoro e aggregarci sempre più nel tessuto territoriale, i nostri studenti che si sono diplomati quest’anno al 90 per cento a luglio già avevano la prospettiva di lavoro, in quanto richiesti espressamente dalle aziende alle famiglie, con le quali si stabilisce un rapporto prima di tutto umano nella fase di pratica”.

E se la preside Pachella ci rasserena, buttando l’occhio in provincia i problemi non mancano: a San Lorenzo Nuovo, dove è cosa ormai nota che le classi prima e quarta elementare, così come già la 3a media, non saranno aperte e gli studenti saranno costretti a frequentare presso le scuole dei paesi vicini; sarà un grossissimo disagio per le famiglie che il Comune ha cercato di arginare mettendo a disposizione lo scuolabus e garantendo la compartecipazione per i ticket mensa.

Ci si adatta, si prova a creare meno disagio sul disagio evidente ma ci si chiede a ogni nuovo inizio sovraccarico dei problemi del perché la scuola non possa essere considerata tra i primi punti dell’agenda di ogni  governo?

 

Annoveriamo tra le novità gli spostamenti dei docenti: al liceo scientifico Ruffini è stato nominato Massimo Bonelli proveniente dal Colasanti di Civita Castellana, al comprensivo del Carmine va Anna Grazia Pieragostini e al Pio Fedi di Grotte Santo Stefano andrà Claudia Prosperoni, al comprensivo di Bassano Romano Laura Pace Bonelli, a quello di Capranica Paola Bugiotti (preside anche del Paolo Savi di Viterbo) e a Caprarola Andreina Ottaviani.

A Civita Castellana arriva Alfonso Francocci, a Fabrica di Roma Angela De Angelis e a Grotte di Castro Luciana Billi. Preside reggente anche all’istituto comprensivo di Montefiascone con la nomina di Maria Rita Salvi e a quello di Tuscania dove arriva Paola Adami.

Si parte con non poche problematiche l’anno scolastico è lungo e terminerà  l’8 giugno 2020. Come scriveva Malcolm X, uno dei più grandi e discussi leader afroamericani del XX secolo: La scuola è il nostro passaporto per il futuro, poiché il domani appartiene a coloro che oggi si preparano ad affrontarlo.

Buon inizio scuola a tutti!

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