Alla Biblioteca Salvatori e Gorelick hanno parlato di passato e futuro dei servizi segreti

Ancora un appuntamento messo a segno dalla Biblioteca di Viterbo, in cui le tre sale hanno accolto un pubblico numeroso, avvinto dalla tematica dell’incontro al quale hanno tenuto testa Paolo Salvatori, in dialogo con Robert Gorelick, quest’ultimo prima di introdurre il suo intervento ha dichiarato rivolto al commissario Paolo Pelliccia: “Questo luogo è molto più di una Biblioteca sono molto ammirato di essere qua”.

Il programma de “La Biblioteca incontra” venerdì 3 maggio, pomeriggio ha previsto la presentazione del libro di Paolo Salvatori, “Intelligence quo vadis?”, edito da La Lepre Edizioni.

Qual è stato il ruolo delle organizzazioni intelligence negli scenari geopolitici che vanno dal secondo dopoguerra ai nostri giorni? L’autore Paolo Salvatori già alto funzionario dell’Aise e Robert Gorelick ex alto funzionario della C.I.A, hanno resa più esplicita la presentazione del libro sui sistemi internazionali, seguendone il filo conduttore in quelle tre parti che coprono la storia mondiale degli ultimi ottant’anni, di cui i primi due sono passati: il periodo della guerra fredda (1947/1989) caratterizzato dal contrasto tra il mondo occidentale e quello comunista, che vede la nascita della CIA (1947). In questo ambito viene analizzata in particolare la situazione dell’Italia; la seconda parte è consacrata al ventennio definito dallo stesso  del liberismo interventista americano (1989/2008), con gli USA, e quindi la CIA, impegnati nella mission impossible di garantire un ordine mondiale internazionale “esportando” la democrazia e le libertà fondamentali di concezione illuminista in ogni angolo della terra; la terza parte comincia con la presidenza Obama (2009) che, tra indeterminatezze e contraddizioni, vede il progressivo disimpegno statunitense dal ruolo di “guardiano del mondo”.

Un pubblico attento e partecipato che si è lasciato coinvolgere con domande sul ruolo di Europa ed Italia oggi rispetto al quadro  mondiale, ma anche sul nesso tra filmografia e servizi segreti.

C’è da dire che gli argomenti non facili sono stati presentati dagli oratori in modo esaustivo, i più importanti aspetti dell’ Intelligence sono stati  ben illustrati con fatti circoscritti. “C’è bisogno, ha ribadito lo scrittore Salvatori di saper ricordare ai giovani molti di questi passaggi , come ad esempio che cos’è stata la guerra fredda…il ventennio  del liberismo liberista.

Per quanti  vorranno approfondire c’è il libro , “Intelligence quo vadis? che si avvale della prefazione di  Alberto Pagani docente e advisor nel settore della sicurezza e del terrorismo presso l’Università di Bologna e  della postfazione di Robert Gorelick  ex alto funzionario della C.I.A. che ha sancito il suo contributo autorevole all’incontro.

Il punto di riflessione è che in ogni scenario che si rappresenti è sempre la sicurezza dello Stato a dover prevalere.

 

Per chi non avesse potuto partecipare la registrazione dell’incontro è disponibile sul canale YouTube:

https://www.youtube.com/watch?v=rS8nMDGBuyE

 

Foto:Miriam Giacci

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