Einstein e Freud, riflessione sulla guerra tra scienza e filosofia. Incontro con la Società filosofica “Pasquale Picone”

di Loredana Biaggi

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Il dilemma tra l’inevitabilità della guerra e le speranze di pace.  Il tema, attualissimo, sarà il focus dell’incontro organizzato venerdì 5 dicembre alle ore 16.00, nella Sala delle Assemblee della Fondazione Carivit in via Cavour 67 a Viterbo,  dalla Società filosofica italiana sezione di Viterbo “Pasquale Picone”.

Il dottor Giovanni Mastrangeli, noto psichiatra viterbese, guiderà gli intervenuti alla riflessione sulle motivazioni politiche e psicologiche che spingono gli uomini verso i conflitti armati e lo farà partendo dall’analisi di  un carteggio tra Einstein e Freud sull’argomento, risalente al 1932.

Einstein chiese a Freud se fosse possibile liberare l’umanità dalla fatalità della guerra, e Freud rispose analizzando l’opposizione tra la civiltà e gli istinti distruttivi umani.  Einstein cercò ottimisticamente una soluzione politica e internazionale, proponendo un’autorità sovranazionale efficace per gestire i conflitti, mentre Freud espresse una visione più pessimistica poiché,  analizzando  il problema da un punto di vista psicologico, identificò nella coesistenza di pulsioni di vita (Eros) e morte (Thanatos) una ragione profonda dell’aggressività umana, non sopprimibile. Freud, pur condividendo l’intento di Einstein, ritenne che la violenza sia un aspetto intrinseco dell’uomo che può essere deviato e non eliminato, un’idea che smentisce la sua speranza di una risoluzione definitiva.

L’incontro è aperto a tutti gli interessati e potrà essere seguito anche da remoto usando i seguenti link: https://meet.google.com/zeq-dres-nyj – https://meet.google.com/uoh-itse-hat

 

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