RaccontiAmo Viterbo: il piccolo caso del web e tutti i retroscena

di Chiara Mezzetti

Da dove si inizia a scrivere una storia? Dai protagonisti? Dalla trama? Dall’ambientazione?

RaccontiAmo Viterbo” è partito da un sentimento: l’Amore. Amore per Viterbo, per le bellezze della Tuscia, per i suoi profumi, colori, sapori e soprattutto per la sua storia. La pagina Facebook, nata lo scorso agosto, è diventata un piccolo caso nel web. Picco di circa 4000 like in pochissimo tempo e impennata di interazioni ed engagement. Alla pagina Facebook si affianca inoltre un profilo Instagram, anche questo in crescita. Il concept di “RaccontiAmo Viterbo” è semplice: narrare la bellezza della nostra terra, la sua ricchezza culturale e paesaggistica con un tocco chic.

E dunque, in molti si stanno chiedendo chi sia il volto (o i volti) che si nasconde dietro “RaccontiAmo Viterbo”.

“Arrivano messaggi privati in continuazione. Chi sei, quanti siete, manda una foto. Le persone sono curiose di conoscere i retroscena di questo progetto che sta facendo molto parlare di sé. È divertente, ma è ora di svelare l’identità che si cela dietro “RaccontiAmo Viterbo”.

“RaccontiAmo Viterbo” è un progetto pink a 8 mani, ideato, costruito e curato da Donatella Agostini, Nadia Proietti, Carolina Trenta e Viola Vagnoni. Studentesse e laureate presso l’Università della Tuscia, si sono conosciute tra i banchi universitari e hanno consolidato il loro rapporto durante il Corso di Alta Formazione in “Storyteller e content curator: strategie narrative per la valorizzazione del patrimonio culturale” del DISUCOM.

“L’idea ci è venuta mentre svolgevamo il tirocinio del Corso. Durante le lezioni avevamo acquisito le competenze necessarie per la costruzione di una narrazione efficace e abbiamo deciso di metterci alla prova tentando di raccontare la cosa che ci accomunava e che ci appassionava: il nostro territorio”.

E in effetti, tutte e 4 le ragazze sono molto attive in zona. Donatella Agostini già autrice di questa testata, collabora con Caffeina e si è laureata con una tesi sullo sviluppo turistico del territorio, Nadia Proietti collabora presso la Biblioteca Ente Ottava Medievale di Orte e si è laureata con una tesi in storia, Carolina Trenta è violoncellista presso la Scuola Comunale di Viterbo e Viola Vagnoni fa parte del Comitato del Sacro Fuoco di Sant’antonio. Un gruppo eterogeneo per interessi, età e passioni, ma tenuto insieme da un nodo ben stretto: il rapporto con il territorio ed in particolare con un ente fondamentale per la città: l’Università della Tuscia. È lì che tutto è nato ed è per questo che il loro auspicio più importante “sarebbe quello di riuscire a collaborare di più con le istituzioni, iniziare a intrattenere rapporti con gli enti preposti per concretizzare questa attenzione che abbiamo convogliato intorno alle bellezze della città”. E continuano: “di pagine composte da gruppi che descrivono Viterbo ce ne sono già diverse, riconducibili a 2 tipologie: pagine di servizio (notizie, cronaca) e pagine satiriche/umoristiche. Noi vogliamo raccontare una Tuscia diversa. Non c’è mai un intento ironico o canzonatorio, e se emergono delle critiche sono sempre in senso costruttivo.        L’ obiettivo è mettere a disposizione le nostre competenze professionali per una narrazione della nostra città e della nostra provincia che sia funzionale. Vogliamo rendere i viterbesi più consapevoli delle bellezze che hanno sempre sotto al naso e che quindi spesso per forza di cose diventano scontate. E vogliamo portare Viterbo ad essere conosciuta a livello nazionale, portare turismo, fare comunicazione. E questo è possibile solo raccontando una storia, coinvolgendo il pubblico in modo autentico, mettendo sul piatto ciò che sentiamo e vediamo. Il tutto strutturato su una forte base culturale, documenti e dati.”

COMMENTA SU FACEBOOK

CONDIVIDI