Pasta alla gricia con il tocco di guanciale nostrano

Giovanna Santececca

E’ conosciuta come Gricia e secondo alcuni il nome deriverebbe da gricio, il venditore di pane nella Roma dell’800.
Secondo altri il vero nome è Griscia, nome che deriverebbe da un paesino a pochi chilometri da Amatrice, frazione del comune di Accumoli di nome Grisciano.
La pasta alla Gricia è’ un piatto che veniva consumato principalmente dai pastori che andavano per pascoli con strutto, pasta secca, guanciale nostrano , pepe e pecorino.
Gli spaghetti rappresentano il formato originario, solo nell’800 viene introdotto il pomodoro alla ricetta per diventare Amatriciana.

Ingredienti:
400gr di spaghetti
150gr di pecorino Romano grattugiato
150gr di guanciale nostrano del prosciuttificio Sesto Coccia
1/2 bicchiere di vino bianco
pepe q.b

Procedimento
Mettere l’acqua salata a bollire, nel frattempo preparare un battuto di guanciale nostrano* e mettere il tutto in una padella antiaderente, nella ricetta originaria è previsto anche un cucchiaio di strutto, e sfiammare con del vino bianco e far evaporare.
Grattugiare il pecorino, scolare la pasta al dente e fatela saltare nella padella con il guanciale se risulta troppo asciutta aggiungere un pò di acqua di cottura amalgamare bene e aggiungere il pecorino a fuoco spento mescolare bene, aggiungere il pepe.
Complemento indispensabile di questo piatto arcaico è la qualità dei pochi ingredienti!

*Guanciale Nostrano (in foto)
Quello prodotto dalla azienda viterbese Sesto Coccia si caratterizza per taglio di carne percorso da venature magre con una componente di grasso pregiato, è un prodotto di punta apprezzato da molti chef stellati.

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