Pace, che non si spenga la voce di Papa Francesco

di Maria Teresa Muratore

Gerusalemme - Santo SEPOLCRO

Ieri abbiamo incontrato Gesù (la statua di Gesù, la statua di Gesù risorto) all’uscita dalla chiesa da cui si dirigeva al centro del paese per incontrare la Madonna (la statua della Madonna).

È stato molto bello andargli appresso, accompagnarLo con la banda dietro che suonava gioiosa e incalzava nell’andare. La giornata era splendida.

Dopo i riti tristi e drammatici della passione e morte dei giorni precedenti era bello e liberatorio questo legato alla resurrezione in cui Cristo Risorto va a incontrare la Madonna.

Veniva di pregare pieni di speranza con la speranza che si faceva nei cuori certezza, la certezza della Resurrezione, che Dio avrebbe ascoltato la nostra preghiera, la nostra preghiera per la pace.

Oggi la notizia della morte di Papa Francesco.

Una notizia che non avremmo mai voluto udire. Non in questo momento così buio.

Me lo sono immaginato vicino a Gesù, e ho pensato che se non è stato ascoltato sulla terra quando predicava, si raccomandava, per la pace magari potrà fare qualcosa da lassù.

Ma poi mi è venuto in mente la parabola del ricco che morto e all’inferno chiedeva ad Abramo di mandare Lazzaro ad avvisare i suoi fratelli di ravvedersi ed Abramo rispondeva che se non avevano creduto ai profeti e a Mosè non avrebbero creduto neanche a uno che veniva dal regno dei morti. Ma non posso essere così pessimista nel giorno in cui l’angelo annunciò che Gesù era risorto.

Ti prego Gesù, ascolta la preghiera di Papa Francesco che adesso è con te, fa che scuota i cuori e le menti di questi governanti che fanno della guerra il loro principio di vita. È venuto lieve da Te preceduto dalle sue sofferenze offerte con umiltà per la pace: o Signore, per il suo impegno nel servirTi, per la sua passione nello spiegarTi agli altri, per il suo amore per i poveri per i miseri per i tormentati e per i perseguitati, fa che venga la pace.

Foto: Gerusalemme il Santo Sepolcro

 

L’autrice

M.T Muratore

Maria Teresa Muratore, viterbese, figlia d’arte, biologa di formazione e professione, ha sempre mantenuto viva la passione per la scrittura. Ha pubblicato tre sillogi poetiche: Scartini d’amore (Alter Ego Edizioni, 2013), In terza persona (Augh!Edizioni, 2017), Io, gli altri, la vita, la morte (Transeuropa Edizioni, 2022). Due raccolte di raccontini: Astrazioni dal quotidiano; Alter Ego Edizioni, 2015-Pensieri Vaganti; Dialoghi edizioni, 2020. Ha aperto una pagina Facebook e Instagram “Le parole di Maria Teresa” dove legge passi dei suoi libri. Dal 2019 collabora con la testata online TusciaUp. Un lungo racconto delle cose ritrovate e perse (NOLICA Edizioni, 2021) è il suo primo romanzo breve. Sono seguiti: Io,gli altri, la vita, la morte nel gennaio 2022 e nell’aprile 2024 Storie di torte e lockdown.

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