Lipu Viterbo: “L’emergenza cinghiali deriva direttamente dall’attività venatoria”

caccia al cinghiale

A proposito di caccia nelle aree urbane e nelle aree protette, a proposito delle esternazioni fuori luogo di esponenti politici e amministratori locali, a proposito della disinformazione dilagante sull’argomento, faremmo bene tutti a cominciare a capire alcune cose.
La prima, che nessuno, stampa, amministrazioni e governanti mai dicono, è che l’emergenza cinghiali deriva direttamente dall’attività venatoria.
La seconda, che nessuno di chi governa capisce, è che questa emergenza non verrà mai risolta e nemmeno attenuata dalla stessa categoria che l’ha causata. Il mondo venatorio non sarebbe in grado di avere, anche qualora lo volesse, un approccio corretto e funzionale all’emergenza ma la cosa più grave è che alla categoria interessa l’opposto ossia, l’aumento della popolazione dei cinghiali.
Sarebbe ora che chi governa, a tutti i livelli, cominciasse a informarsi prima di sparare, in senso figurato e non solo.

Conoscere per giudicare.
Ma cos’è la famosa e tanto discussa “caccia alla braccata”?

E’ prima di ogni altra cosa un business milionario e altamente impattante con l’ambiente, l’agricoltura, la fauna e la società. Ma è anche il metodo di caccia che uccide più cacciatori o fruitori dei boschi, il più pericoloso in assoluto. E’ il sistema venatorio che uccide per sbaglio più cani da caccia. E’ il metodo che uccide e disturba più specie protette. E’ il metodo che causa più danni all’agricoltura spingendo i cinghiali fuori dalla macchia, verso i campi coltivati e/o i centri abitati. E infine, è anche casualmente il metodo più usato per la caccia al cinghiale in Italia, visto che aumenta il numero dei cinghiali invece di diminuirlo, destrutturando la popolazione e causando un aumento del tasso riproduttivo, la riproduzione precoce delle femmine e un maggiore tasso di dispersione dei giovani.
Anche 50/60 e più cacciatori in squadra, con altrettanti cani contemporaneamente in unica area boschiva. Ha più i connotati di una guerra, che di una battuta di caccia.
Per approfondire, guarda il video cliccando QUI.

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