La Germania, la California, l’Italia e il 2021 : anno della rinascita?

Dal Prof.Giulio Della Rocca, un contributo di idee per una aperta riflessione.

Il vaccino è arrivato e sarà distribuito in tutto il mondo: presto potremo guardare la pandemia dallo specchietto retrovisore e alcuni problemi pre-covid, temporaneamente tralasciati, torneranno di attualità: è il momento della riflessione.

Troppo spesso in questi giorni riceviamo notizie di sfruttamento di lavoratori ridotti quasi a schiavitù e sembra impossibile affrontare questo problema con ragionevolezza e, invece, alcuni di noi si sentono motivati a provare ad influenzare e criticare scelte e decisioni fatte in proposito.

Proviamo a riflettere su alcuni eventi normali in altre parti del nostro pianeta.

La Germania è stata la locomotiva economica europea. Pronta ad accogliere almeno un milione di immigrati é oggi, non soltanto la quarta economia, ma il suo PIL procapite è notevolmente superiore a quello della Cina (vedi tabella).

La California è lo stato americano con la migliore economia e il suo PIL procapite è maggiore di qualsiasi nazione simile per dimensioni ed importanza ed è pari a più del doppio di quello italiano tanto che da sola sarebbe la quinta economia del pianeta. Il Golden State ha anche visto una discendente di schiavi, Kamala Harris, diventare vice presidente degli Stati Uniti, un figlio di immigrati, Alex Padilla, diventare membro del senato USA, e un altro immigrato, Arnold Schwarzenegger, essere governatore dello stato.

Microsoft, Google, Apple e moltissime altre importanti realtà mondiali operano dalla California.

Appare oramai evidente che creare ambienti lavorativi in cui le donne sono equiparate agli uomini e gli immigrati sono accolti con entusiasmo, dove la diversità diventa un punto di forza e la libera diffusione di idee e confronto è normale, porta a risultati macroeconomici invidiabili.

L’Italia è universalmente considerata la culla della cultura, dell’arte, della storia ed è ovunque reputata come sinonimo di genialità: non abbiamo mai avuto bisogno di ispirarci a qualcuno, abbiamo da sempre mostrato il cammino verso le più importanti scoperte: siamo l’unico popolo che ha il patrimonio genetico di Leonardo da Vinci, Michelangelo, Galileo Galilei e di moltissime alti geni universalmente riconosciuti.

Eppure ancora non sappiamo guardare al XXI secolo nella giusta prospettiva. Dovremmo imparare dall’esempio della Germania e della California, adottare una strategia simile e, sempre mantenendo i nostri tradizionali punti di forza, accettare la sfida, consapevoli che il confronto ci vedrà vincitori.

La nostra diversità potrebbe diventare la dimostrazione delle nostre qualità: non potremo mai competere con i costi dei prodotti provenienti dalla Cina, ma potremo sempre contare sulla qualità dei nostri prodotti.

Il 2021 sta arrivando e con il nuovo anno arriverà anche la vittoria sulla pandemia.

Noi Italiani potremo accettare le sfide, noi Viterbesi potremmo dare il buon esempio: lasciare che si aprano i possibili scenari finora impensabili, smettere di affannarci dietro ad inutili controversie e semplicemente tornare ad essere il Paese faro, la patria del Rinascimento, quello del XXI secolo.

Giulio Della Rocca 

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