Il culto della Madonna della Stella tra i più sentiti e antichi di Oriolo Romano

Madonna Vestita Oriolo Romano
A Oriolo Romano c’è una Madonna vestita…di speranza
Il culto della Madonna della Stella è uno dei più sentiti e antichi di Oriolo Romano  e si ricollega a quello delle cosiddette Madonne vestite, la cui vestizione era un vero e proprio rituale.
Un aspetto approfondito  nel 2016 in una mostra della Soprintendenza a Palazzo Patrizi Clementi, da cui è scaturita la collana editoriale “Tessere la speranza”.
Come spiega nella presentazione il soprintendente, arch. Margherita Eichberg,” A volte si è posto l’accento sulle caratteristiche degli abiti, altre sui restauri, altre ancora sull’iconografia. Fino a rievocare e ‘rispolverare’ miti remoti: veri e propri culti, come quello ‘domestico’ privato (con presa in carico temporanea o permanente della gestione del rituale da parte di una famiglia, a nome e per conto della collettività; ma può essere anche un bene privato ereditato ed ereditario, fruito pubblicamente durante la processione); o quello ‘attivo’ di grande devozione di un simulacro ancora ‘vivo’ sul territorio come la Madonna della Stella di Oriolo; oppure con la riscoperta di Madonne abbandonate, con il ricordo di antiche processioni”.
Per quanto riguarda quella oriolese, si tratta della venerazione di colei che viene considerata la protettrice del paese durante le pestilenze del XVIII sec. e dei bombardamenti della II Guerra mondiale.
Si tratta di una madonna lignea, databile all’inizio del XVIII sec.
Probabilmente è un culto introdotto dalla famiglia Altieri sin dal 1671, il cui stemma del casato era proprio una stella ad otto punte come quella della Vergine, altrimenti detta Stella Maris. La Madonna nella mano sinistra ha infatti un fiore in argento e pietre colorate ad otto petali (a forma di stella).
Attualmente si trova  nella cappella del Salvatore della chiesa di S. Giorgio. La la tradizione vuole che la principessa Altieri abbia donato almeno uno degli abiti con cui sarà vestita la statua. Quello della Madonna della Stella è uno dei corredi più ricchi di tutto il Lazio settentrionale, costituito da non meno di 23 capi, come spiega la storica dell’arte Luisa Caporossi che li ha studiati.
Questi serviranno a cambiarla continuamente negli appuntamenti densi di significato. Si comincia il rituale della vestizione il 14 agosto, quando – dopo la processione – viene portata sull’altare, che prosegue sino all’8 settembre successivo.
Le vestirtici decretate,  da quel momento,  hanno la prerogativa di ‘agghindare’ la statua della Vergine,cambiandole  d’abito ogni due o tre giorni.
Tuttavia c’è chi ritiene che siano invece gli uomini della Confraternita del Santissimo Sacramento a decidere. Tanto che, fra gli indumenti, non mancherebbe un vestito nero di seta perché era previsto che la Madonna fosse vestita a lutto durante la settimana santa, con immagine di Addolorata; abitudine ora andata perduta e un po’ desueta.
Nella Chiesa di S. Giorgio Martire ad Oriolo Romano si terrà l’esposizione, ‘A tu per tu con il sacro’, degli abiti della Madonna della Stella visitabile  sino all’11 settembre p.v.
Fonte: Soprintendenza Archeologia Belle Arti Paesaggio Etruria Meridionale.Potrebbe essere un'immagine raffigurante spazio al chiuso
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