“I Giochi Olimpici. Una storia lunga tremila anni”.La Tomba delle Olimpiadi tra le opere in esposizione alla Fondazione Luigi Rovati

La Tomba delle Olimpiadi
I disegni ottocenteschi di Carlo Ruspi riproducono le pitture della Tomba delle Bighe di Tarquinia (490 480 a.C.), una delle sepolture più affascinanti dell’arte etrusca. Dal 26 novembre sono  vivibili dal vivo con la mostra “I Giochi Olimpici. Una storia lunga tremila anni”,aperta fino al  22 marzo 2026 presso la Fondazione Luigi Rovati in Corso Venezia 52, a Milano.Per scoprire dove nasce lo spirito olimpico.
Per la prima volta la Tomba delle Olimpiadi (520-510 a.C.) potrà essere ammirata fuori dal Museo archeologico Nazionale di Tarquinia, dove è abitualmente esposta dal 1994.
Questo capolavoro dell’arte etrusca, portata alla luce nel 1958 nella necropoli dei Monterozzi di Tarquinia da una équipe della Fondazione Lerici del Politecnico di Milano. Un complesso unico di dipinti a tema sportivo, in cui vediamo atleti gareggiare con spirito competitivo come se fossero con noi oggi, sotto i nostri occhi pieni di stupore: un incontro di pugilato, una corsa di carri, il lancio del disco e la scena del sanguinoso gioco del ℎ, lo spettacolo di tipo gladiatorio praticato dagli Etruschi che vedeva un personaggio incappucciato difendersi da un cane feroce.
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