Una serata elegante, fatta di abiti lunghi, giacche scure e calici di vino, ma con un cuore profondamente solidale. Venerdì 12 dicembre, nella cornice suggestiva della Rocca dei Papi, l’Associazione Italiana Donne Medico – sezione di Viterbo – ha organizzato una cena di gala di beneficenza con un obiettivo chiaro: raccogliere fondi a favore del reparto di pediatria e del pronto soccorso dell’ospedale di Viterbo e contribuire alla realizzazione di due stanze dedicate alle donne vittime di violenza e ai loro figli.
In una sala gremita, con oltre 150 partecipanti, la presidente provinciale AIDM, la dottoressa Rossella Mellino, ha aperto la serata ricordando come il progetto delle due stanze – una “rosa” e una “azzurra” – nasca dall’esigenza di offrire spazi di accoglienza protetti all’interno della struttura sanitaria, dove donne e bambini possano trovare ascolto, riservatezza e un ambiente più umano in momenti di grande fragilità.
Sul palco si sono alternati alcuni dei protagonisti del mondo sanitario viterbese. Il dottor Giorgio Bracaglia, direttore della pediatria, e la dottoressa Lorena Cipollone, responsabile del pronto soccorso, hanno sottolineato quanto il sostegno di iniziative come questa possa tradursi in miglioramenti concreti nell’assistenza quotidiana a bambini e famiglie.
Presente anche la sindaca di Montefiascone, Giulia De Santis, che ha sostenuto l’evento mettendo a disposizione gratuitamente parcheggi e strutture comunali, facilitando così una larga partecipazione della cittadinanza. Un gesto che è stato più volte richiamato come esempio di collaborazione virtuosa tra istituzioni e mondo associativo.
La serata è stata scandita da buon cibo, musica dal vivo e momenti di convivialità, ma senza mai perdere di vista il senso profondo dell’iniziativa: trasformare un evento mondano in un gesto concreto di cura e protezione.
La co-organizzazione logistica della cena e dell’allestimento è stata curata da Medical Events, che ha seguito sala e tempi della serata, contribuendo a creare un’atmosfera elegante ma allo stesso tempo raccolta, in linea con il messaggio lanciato dall’AIDM.
Secondo quanto riferito dagli organizzatori, l’importo netto raccolto sarà ufficialmente consegnato nei prossimi giorni ai reparti coinvolti e destinato al progetto delle stanze protette attraverso la donazione dei necessari arredi, trasformando così una serata piacevole in un aiuto tangibile per le donne e i bambini più vulnerabili del territorio.
Un segnale forte di come, anche attraverso una cena, un brindisi e una serata condivisa, una comunità possa unirsi per difendere chi non ha voce e costruire luoghi più sicuri all’interno delle strutture sanità


























