Fabiana Brizi e la Cooperativa Integra: quando l’inclusione è partecipazione

di Nicoletta Di Luigi

La mission della Cooperativa Integra è di rafforzare sul territorio la cultura della solidarietà e dell’inclusione sociale attraverso la diffusione di comportamenti attenti alla partecipazione e alla valorizzazione della diversità. Come si traduce nella quotidianità tutto questo? Fabiana Brizi un nome che ricorre assiduamente sui social è la coordinatrice della cooperativa  e responsabile insieme al dott. Giovanni Tassoni del progetto laboratorio di ceramica “Estromania” ci accompagna in questa narrazione..

Partiamo da un indirizzo nel cuore della Viterbo antica a pochi passi da piazza San Sisto dove ogni anno, meno questo che stiamo vivendo parte la Macchina di Santa Rosa

 In via dei Mille al civico  39 a Viterbo ha sede una bella e coraggiosa realtà il cui nome la dice lunga: si tratta della Cooperativa Integra. A darle vita è stato un gruppo di familiari che partecipano ai programmi terapeutico- riabilitativi attivati dalla Coop. Soc. Agatos Onlus, il cui direttore e responsabile è il dott. Giovanni Tassoni. La sua mission è quella di perseguire l’integrazione sociale di persone svantaggiate mediante la progettazione  e la realizzazione di varie attività lavorative, soprattutto dell’artigianato, agricoltura, turismo e sanità e della gestione di servizi socio assistenziali e educativi.

Come è organizzata e quali sono i progetti messi in atto?

Uno dei progetti che persegue queste finalità è il Laboratorio di Arte Ceramica che nasce come progetto di reinserimento nel mondo del lavoro e della vita sociale. E’ una simulazione di quello che avviene nei laboratori artigianali: dalla creazione del prodotto fino alla vendita dello stesso.

Gli altri progetti riguardano tirocini lavorativi supportati da tutor all’interno di altre Cooperative Sociali presenti nel territorio di appartenenza e con le quali collaboriamo attivamente per favorire l’inserimento lavorativo attraverso l’attivazione di corsi di formazione, corsi di avviamento al lavoro e la ripresa di percorsi scolastici interrotti.

Ci parli dei progetti messi in atto.

Il Progetto Bottega d’arte è strettamente collegato ai prodotti dei diversi laboratori espressivi realizzati dagli ospiti afferenti nelle diverse strutture della Coop. Soc. Agatos Onlus; il Progetto Abil-mente in conformità con lo statuto, si propone di portare a compimento le competenze degli ospiti con la prospettiva di aprirsi all’ipotesi di una produzione ai fini commerciali dei prodotti agricoli , con un potenziale sbocco occupazionale. Tutto questo al termine di un percorso terapeutico riabilitativo e la vendita prevista dei prodotti (erogazione liberale) presso le piazze e le strade del centro storico di Viterbo e nelle realtà, sanitarie, sociali e istituzionali sensibili al nostro progetto. Anche il Progetto David, presentato dalla Cooperativa Sociale Integra alla Regione Lazio per il Bando di gara “David”a vantaggio di persone con disabilità, prevedeva l’occupazione per la durata di un anno di quattro persone svantaggiate seguite da un tutor. L’attività lavorativa è stata svolta in accordo con il Comune di Montefiascone e prevedeva attività di pulizia della Via Francigena ed il lungolago di Montefiascone.

 

Invece il laboratorio di Ceramica Estromania quando e come nasce?

Il Laboratorio nasce nel 2013 ed è stato pensato sia dagli operatori sia dagli allievi già presenti all’interno del Laboratorio Bottega D’Arte. I partecipanti sono 20 ed è rivolto agli ospiti assistiti dalla Coop. Sociale Agatos Onlus ( SRTRe, Gruppi Appartamento, P.A.I.). Il laboratorio giunto al suo settimo anno, ha visto susseguirsi in questi anni vari conduttori ed altrettanti operatori che hanno partecipato attivamente alla realizzazione di questo progetto. La creazione di un Manufatto in Ceramica Artistica richiede un processo di lavoro affascinante. lungo e complesso .

Gli allievi del Laboratorio supportati dagli operatori e dal maestro/a sperimentano le varie fasi di realizzazione dei manufatti: dalle molteplici tecniche di modellazione dell’argilla, fino alla decorazione, in vetriatura e cottura degli oggetti.

L’espressione personale messa in luce dal processo creativo che tipo di efficacia produce su questi allievi speciali?

Imprime ai manufatti il valore di unicità appartenente ad ogni allievo, che può affermare così, il valore di un individuo nella società. L’obiettivo finale è quello di offrire agli allievi del Laboratorio di Arte Ceramica un bagaglio di conoscenza tecnica sulla lavorazione  della ceramica affinchè possano arricchirsi di un sapere che li possa supportare per intraprendere un ruolo attivo ed inclusivo anche in ambito lavorativo. Dal quinto anno di vita del Laboratorio di Arte Ceramica, operatori e allievi sono impegnati nella sistemazione dei locali siti in via dei Mille 39 – 42 a Viterbo per creare una galleria espositiva attiva, meeting ed eventi culturali pubblici.  Saranno realizzate anche sessioni laboratoriali di Arte Ceramica per bambini ed adulti su prenotazione. Inoltre è stata prevista la partecipazione agli eventi culturali nel territorio come San Pellegrino in Fiore , Caffeina Festival; Caffeina Christmas Village , Viterbo con Amore , La Via degli artisti; gli eventi in Via Saffi. Con i mercatini si permette agli allievi di sentirsi parte attiva nell’esposizione delle loro opere prodotte, che potranno essere vendute , tramite donazione libera.

Quanto il lockdown ha sconvolto le  persone fragili e cosa hanno più subito.?

 Il periodo del lockdown non è stato facile per nessuno di noi e soprattutto per i nostri ragazzi che nonostante le varie difficoltà lo hanno superato egregiamente. La difficoltà più evidente è stata  l’organizzazione del tempo libero. In comunità terapeutica abbiamo organizzato le giornate con diverse attività: laboratorio di disegno, cinema , ceramica e cucina e attività in giardino, portando comunque avanti gli spazi di vita quotidiana .

Negli appartamenti la situazione è stata più complessa in quanto, essendo state sospese tutte le attività di aggregazione  ( laboratorio di ceramica e di scrittura), lavorative e scolastiche, le giornate sono trascorse lentamente, nonostante gli operatori si sono impegnati ad incentivare la cura personale e degli ambienti.

La valutazione dei rischi e delle emergenze in una situazione di distanziamento Covid…

Il rischio maggiore per i nostri ragazzi nel periodo del covid-19 è l’isolamento sociale ovvero la perdita del contatto fisico che per loro è molto importante soprattutto per favorire la relazione. Spesso un abbraccio, una stretta di mano , il vero e proprio contatto fisico possono risolvere situazioni di piccole crisi personali o stati depressivi.

 

Qual è oggi la sfida che il mondo dell’impresa sociale deve  affrontare per continuare a contribuire in modo sempre più efficace all’obiettivo dell’inclusione sociale?

Le imprese sociali ricoprono un ruolo importante all’interno del territorio nazionale ma anche a livello globale. L’aumento della disoccupazione, della povertà, delle disuguaglianze, e della crisi ambientale nonché l’emergere di nuovi bisogni mettono le imprese sociali a dura prova, in quanto i bisogni emergenti sono molteplici e spesso le difficoltà economiche non riescono a sopperire ai bisogni. Le imprese comunque, continuano, seppur con risorse limitate, ad essere un punto focale per migliorare l’inclusione sociale attraverso la rete di enti territoriali.

Le uniche pratiche che ci interessino sono quelle che promuovono l’autonomia delle persone più vulnerabili, la loro libertà di scelta , le opportunità di “Vita Indipendente”e di empowerment  che si offrono loro. Ogni persona ha il diritto di trovare, nel mondo del lavoro un proprio equilibrio fra il bisogno di sicurezza e quello di autonomia. Dobbiamo farlo creando una forte rete territoriale tra i vari servizi e garantire una continuità che ad  oggi è sempre più difficile ottenere .

Viterbo risponde in modo qualificato ai bisogni reali delle categorie svantaggiate? Cosa avete ottenuto e cosa vi manca?

Viterbo risponde in modo adeguato rispetto alle risorse presenti sul territorio. Per quanto riguarda  l’inclusione sociale abbiamo avuto dei riscontri positivi soprattutto per quanto riguarda l’inclusione dei ragazzi che vivono nei Gruppi Appartamento e abbiamo notato che si sono ben inseriti nel contesto sociale e culturale della città.

Abbiamo anche notato che durante gli eventi ai quali abbiamo partecipato, in particolare con il Laboratorio di Arte Ceramica “Estromania” il riscontro della cittadinanza è stato positivo e i ragazzi nel rapportarsi con il pubblico si sono sentiti accolti e soprattutto hanno sentito e percepito che il loro lavoro era apprezzato e riconosciuto dall’Altro.

Nonostante ciò c’è ancora da fare per quanto riguarda il tema del lavoro, sia per quanto riguarda le aziende pubbliche che private, a volte si nota l’assenza di  un lavoro di rete e di raccordo tra i vari Servizi e questo ostacola il lavoro di inclusione sociale .

Anche per quanto riguarda l’Accoglienza sul territorio ci sono da migliorare alcuni aspetti anche se siamo consapevoli che la “Disabilità” e la “Diversità” ancora spaventano e a volte abbiamo ancora un nostro bisogno interno di etichettarla .. .ma questa “problematica” non riguarda solo Viterbo, ma tutto il territorio nazionale.

In questo momento avete ripreso le vostre attività, vi abbiamo visto presenti in via Saffi…E’ bello ripartire….

Ricominciare per noi è stato fondamentale. Lo abbiamo fatto piano piano, ogni giorno riconquistando i nostri spazi … anche la semplice uscita al bar con i ragazzi o una passeggiata ha acquisito un valore aggiunto: ritrovare uno spazio di libertà dove poter ricominciare a comunicare seppur con le dovute regole. Il  giorno più bello è stato quello nel quale  abbiamo ri-cominciato a fare le nostre attività con i gruppi e i laboratori. Tornare in via dei Mille, nel nostro Laboratorio dopo tanti mesi, è stato emozionante e anche se distanziati fisicamente, siamo tornati di nuovo a ridere, scherzare e preparare manufatti per partecipare agli eventi. I nostri manufatti che diventano nel momento una parte di Noi che  viene esposto agli altri e che rappresenta un lungo lavoro.

A fine incontro ci viene in mente una frase di Don Milani:

Uguale è chi sa esprimersi e intendere l’espressione  altrui  . 

Ecco il cammino della Cooperativa Integra viaggia in questa direzione.

  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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