Nella mattina di giovedì 20 novembre si è svolta nella Sala Consigliare della Camera di Commercio di Viterbo la conferenza stampa per presentare la IX° edizione di “Scarpette rosse in ceramica per dire no alla violenza”, iniziativa promossa da AICC (Associazione italiana Città della ceramica) che vede coinvolti quattro Comuni della Tuscia – Viterbo, Civita Castellana, Acquapendente e Tarquinia – e coordinata da CNA di Viterbo e Civitavecchia.
Sono intervenuti: Maria Rita De Alexandris consigliera delegata per il Comune di Viterbo, Cinzia Chiulli Presidente CNA artistico e Tradizionale di Viterbo e Civitavecchia, Claudio Parroncini vicesindaco di Civita Castellana, la professoressa Roberta Piroli consigliere comunale del Comune di Tarquinia e Chiara Tosaroni coordinatrice CNA Artistico e Tradizionale di Viterbo e Civitavecchia.
Presenti in sala anche l’artista Angelo Russo, la nota ceramista Daniela Lai Presidente dell’Unione CNA artistico e tradizionale Lazio, Attilio Lupini segretario provinciale CNA Viterbo, Leonardo Annulli della casa editrice di Grotte Santo Stefano e, in rappresentanza del Liceo Artistico Orioli, la dirigente Maria Federici e la professoressa Graziano.
Questo evento nasce come ulteriore occasione per sostenere e tenere alta l’attenzione sul fenomeno della violenza di genere che continua a manifestarsi con preoccupante frequenza ed è a questo che si rivolge la testimonianza artistica delle ceramiste e dei ceramisti, delle studentesse e degli studenti del Liceo artistico Orioli. AICC ha voluto condividere con le amministrazioni comunali delle quattro città protagoniste un format semplice ma unitario, che prevede l’installazione in presenza di scarpette rosse in ceramica e targhe raffiguranti il 1522, numero antiviolenza e stalking nei luoghi simbolo che ogni amministrazione ha scelto per organizzare gli eventi in programma martedì 25 Novembre -Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
“Da soli, di solito non si va da nessuna parte ed è un grande piacere vedere queste quattro città del nostro territorio che viaggiano insieme – afferma Maria Rita De Alexandris -. Siamo sempre un passo indietro prima della mano omicida perché abbiamo bisogno di un cambio di leggi e di mentalità. ‘Scarpette rosse’ ha un grande impatto sulle persone, soprattutto sui giovani, e il fatto che gli studenti si mettano a disposizione per fare degli oggetti che hanno come tema la violenza sulle donne è fondamentale perché l’educazione parte anche dalle scuole. Queste sculture sono un grido che deve passare attraverso i media e la legge per promuovere il cambiamento”.
“Io sono l’unico uomo del tavolo – esordisce il vicesindaco di Civita Castellana Claudio Parroncini – e sono rimasto molto colpito in particolare da due opere, il vestito da sposa insanguinato e la scarpa rossa con le catene… La violenza non è solo fisica, ma può essere anche verbale, psicologica e molte volte non è assolutamente facile denunciare. Bisogna aiutare le donne a trovare il coraggio di denunciare. Civita Castellana è molto onorata di far parte di questa iniziativa, ringrazio Mastro Cencio (non presente, ndr), nostro artista che ha dato un grande contributo ed esporrà al Museo Marcantoni. Tra le altre iniziative anche la presentazione di un libro”.
Roberta Piroli sottolinea di quanto sia fondamentale fare rete per aiutare a denunciare, se ci fossero sportelli, ad esempio, una donna di Tarquinia potrebbe andare a denunciare a Viterbo o in un’altra città sentendosi più libera. “Anche a Tarquinia ci saranno una serie di eventi fino al 10 dicembre dove i protagonisti saranno soprattutto i ragazzi delle scuole con flash mob, teatro e presentazioni di libri a tema e l’istallazione delle targhe e delle scarpette rosse nei luoghi dove i ragazzi si ritrovano… Piazze e vie anche nascoste per non ricordare il dolore della violenza solo una volta all’anno, ma tutti i giorni. Se noi adulti e insegnanti diamo loro esperienze di vita positive, saranno poi loro stessi a ricercarle, in relazioni dove esiste il rispetto per gli altri e l’amore per la vita”.
“Abbiamo pensato che fosse importante coinvolgere delle figure maschili – interviene Cinzia Chiulli – e abbiamo invitato l’artista Angelo Russo e l’editore Leonardo Annulli, che saranno presenti il 25 e con i quali sarà possibile un dialogo, anche con i ragazzi e le artiste, col fine di veicolare il messaggio di come due uomini veri, che diffondono la Cultura e la Bellezza, non solo non abbiano il timore di confrontarsi con l’ universo femminile, ma anche di valorizzare la donna”.
All’interno dello spazio si potranno vedere anche delle proiezioni cinematografiche sulle tante sfaccettature della violenza, a cura della regista Simona Tartaglia che sta lavorando a un progetto su Viterbo intitolato “Dal provino al set”.
Fino a gennaio alla Rocca Albornoz Angelo Russo esporrà la sua mostra “L’elefante e la Farfalla”, dove racconta con poesia e delicatezza la storia di Frida e della violenza psicologica subita dal suo uomo.
Appuntamento dunque al 25 novembre a piazza delle Erbe dalle ore 10.00 con le studentesse e gli studenti del Liceo Artistico Orioli, le artiste Cinzia Chiulli, Daniela Lai, Sandra Costantini, “Officina d’Arte” e l’Associazione culturale Kyanos.
Si può trovare tutto il programma completo dell’evento sul portale del sito di buongiornoceramica.it


























