Ventinove anni bella e con un grande talento: Il suo percorso post laurea tirato tutto d’un fiato, come se quella scelta e quell’indirizzo stessero aspettando solo lei, che di punti saldi ne aveva nella stabile azienda agricola di famiglia.
Elena Mariotti, profondi occhi chiari, longilinea, nasce nel 1986 a Roma e cresce a Montalto di Castro ove tuttora vive la sua famiglia, papà Vittorio mamma Maria e il fratello Virgilio.
E’ un Ingegnere delle grandi major dell’energia per le quali si occupa di gestione di rischio e sicurezza. Sicurezza da intendere nella gestione dei rischi per evitare che accadano grandi disastri, come ad esempio quello al British Petroleum nel Golfo del Messico nel 2010 (Deepwater Horizon).
Ti racconta con fluidità modelli di vita che l’hanno connotata tra i 35 outstanding professionisti in tutto il mondo nel campo dell’energia al di sotto di 35 anni, tributandole il riconoscimento di un talento su cui le Major mondiali puntano.
Eppure il percorso di Elena Mariotti ha i primi passi di una qualsiasi coetanea: una maturità al Liceo scientifico Ragonesi, nell’anno 2005, con 100/100 poi una laurea Triennale, Ingegneria Civile & Ambientale, alla Sapienza nel 2008. Da qui inizia il suo percorso con stage in Sigma-Tau come ingegnere HSE nel 2008, poi la Laurea Magistrale in Ingegneria Civile & Ambientale nel 2010, conseguita a 24 anni con 110 e lode.
Incomincia come ricercatrice nel Regno Unito con una borsa di studio sulle energie rinnovabili, e poi di nuovo in Italia lavorando come ingegnere HSE per ICQ Holding Spa, società costruttrice di impianti di energia rinnovabile. Nel 2011 vince il concorso ENI per il Master ENI in Sicurezza e Gestione Ambientale nell’industria Oil & Gas, a Bologna. Unica donna selezionata su più di 500 e consegue il master con il massimo dei voti.
Il 2012 prosegue presso Saipem del gruppo ENI come Ingegnere della Sicurezza per i loro progetti di Oil & Gas. A settembre 2012 avviene il definitivo trasferimento nel Regno Unito: dove vive prima a Manchester, poi ad Aberdeen ed infine a Londra, lavorando per le società giù importanti in Oil & Gas, per le quali sviluppa analisi di rischio per piattaforme petrolifere per evitare grandi disastri ambientali e di sicurezza.
Questo lavoro la porta a viaggiare in tutto il mondo, ultima Chicago, e ad andare su piattaforme petrolifere dove molto spesso e’ l’unica donna.
L’oggi è in Oil & Gas come Upstream Subject Matter Expert Manager in Accenture, azienda leader a livello globale di consulenza direzionale, servizi tecnologici e outsourcing, dove nel settore Oil & Gas applica la sua conoscenza tecnica a problemi di business.
Nel maggio 2015 è stata eletta Presidente di Energy Institute’s Young Professionals Network, e selezionata dal World Energy Council come Future Energy Leader per un loro programma interno.
Inoltre, Elena e’ anche membro della Commissione giovanile del World Petroleum Council e membro della Commissione del Women’s Oil & Gas Council.
Il mondo dell’energia è chiamato ad affrontare sfide epocali, e lei ci sarà dentro… Su com’è cambiata la sua vita e qual è il suo futuro ci dice:
La scelta di Ingegneria, una facoltà di dominanza maschile deponeva già a un suo interesse verso cosa in particolare?
Mi piacevano le materie scientifiche e nell’indecisione tra ingegneria ed economia ho scelto la prima perché tutti dicevano che è molto difficile, quindi ho pensato: se devo studiare qualcosa, voglio che sia difficile perché mi piacciono le sfide, per di più il fatto che ingegneria fosse dominata da uomini è stato un altro fattore, volevo dimostrare che anche le donne possono farlo e bene.
Cosa l’appassiona del suo lavoro il perfezionamento della materia o la leadership?
Entrambi, non avrei fatto il mio percorso senza la conoscenza tecnica, al contempo avere una leadership riconosciuta all’interno del mio gruppo di lavoro è un elemento che, se da un lato accresce la responsabilità, dall’altro mi gratifica e stimola ogni giorno ad esercitare il mio lavoro sempre meglio.
L’escalation è stata resa possibile dall’essere andata all’estero senza malinconie di radici?
Senza dubbio quando vai all’estero devi saltare nel buio senza voltarti indietro, senza pensare a cosa lasci, ma devi essere solo pronta a prendere a morsi la nuova vita che ti capita davanti, con tutto ciò che significa: le difficoltà che un paese nuovo presenta come la nuova lingua e nuove abitudini, ma anche con tutte le occasioni positive che non avrei trovato restando in Italia. Devi buttarti avanti e non farti fermare dalla malinconia o dalla paura di ciò che lasci. Io penso con piacere alle mie radici, perché mi hanno permesso di essere la persona che sono oggi, sono legata a queste radici con un filo lungo, molto lungo, ma mai malinconia!
Cosa le manca della sua Montalto a Londra la città dove oggi vive
Di Montalto come anche Viterbo, dove ho passato una parte importante della mia vita, mi mancano ovviamente le persone care, la famiglia gli amici di vecchia data, e il poter andare al mare 3 mesi l’anno! E ovviamente mi manca la cucina casereccia! Allo stesso tempo a Londra ho cose che lì non potrei avere, e cose che per il momento mi piacciono e mi fanno sentire viva e al centro del mondo, quindi mi piace vivere qui per ora. Ovviamente cerco di tornare a Montalto appena posso per le vacanze, soprattutto quelle estive, per ritrovare i miei affetti.
Come immagina il suo futuro in Italia oppure si sente già cittadina del mondo?
A questo ci penso spesso ma per il momento non so darmi una risposta. In Italia si vive bene e ho i miei affetti, ma allo stesso tempo mi rendo conto che ci sono così tante opportunità e tante cose da imparare e vivere in altre parti del mondo.. che mi chiedo..quale sarà la mia “casa” nel futuro vicino e lontano? Senza dubbio ora che ho girato un bel po’ mi sento più cittadina del mondo, anche perché viaggio molto anche per lavoro, ma mi sento una cittadina del mondo italiana! Mi piace portare in giro il modo di fare e di pensare italiano, diciamo mi piace portare alta la bandiera italiana all’estero e sono orgogliosa di farlo! Per quanto riguarda il futuro chissà’? E’ difficile immaginarlo, le cose cambiano così rapidamente da un momento all’altro.. chi vivrà vedrà. Mi piace poter pensare che posso decidere di vivere dove voglio in base alle opportunità che la vita mi presenta, e che e ‘ davvero imprevedibile!! Quindi meglio non fare piani e afferrare le opportunità che si presentano sul momento.