Comune di Viterbo, sostegno alla domiciliarità per persone con limitazione dell’autonomia

di Laura Pasquini

La domiciliarità rappresenta quel contesto significativo per la persona fragile, che comprende la casa, ma anche ciò che la circonda, cioè l’habitat collegato alla propria storia alla sofferenza e alla gioia di ognuno.
Con grande soddisfazione l’assessore ai servizi sociali Antonella Sberna e il Sindaco Giovanni Maria Arena hanno presentato martedì 28 gennaio il decreto che permetterà l’accesso a contributi economici a persone in condizioni di grave disabilità e anziani soli, un lavoro di squadra del Distretto sociosanitario VT3 ( Viterbo comune capofila,assieme ai comuni di: Bassano in Teverina,assieme ai comuni di Bomarzo, Canepina, Celleno, Orte, Soriano nel Cimino, Vitorchiano).
La misura afferisce all’ambito della non autosufficienza come presentato in L.R. 20/16 e DGR 223/2016.
Presenti alla conferenza di Palazzo dei Priori alcuni rappresentanti dei comuni in rete: il vice –Sindaco di Canepina Manuela Benedetti, il vice Sindaco di Bassano in Teverina Romolo Villa, la responsabile del Distretto la D.ssa Maria Cozzolino e il vice Sindaco di Celleno Roberto Maurizi.
Si è entrati nello specifico sottolineando il sostegno economico alla disabilità per le patologie dell’Alzeihmer dell’ autismo e della Sla. “Sono 25.000 euro i contributi integrativi a favore degli utenti già in carico “ spiega Maria Cozzolino “è un quid in più che andrà ad implementare il piano assistenziale, i 700 euro saranno portati a 1000 e da 1000 si arriverà a 1500”.
E’ già possibile scaricare il modulo per presentare la domanda entro il 13 Marzo 2020 dal sito istituzionale del Comune di Viterbo capofila e sui siti dei Comuni del Distretto Socio Sanitario VT3.
I requisiti richiesti sono: ( L. 104 art 3 comma 3)
-la residenza in uno dei Comuni del Distretto Socio Sanitario VT3
– non essere stabilmente ricoverati in struttura residenziale sociale o socio sanitaria
– Isee socio sanitario uguale o inferiore a 14.000,00 per persone maggiorenni o uguale o inferiore a 28.000 per minorenni
L’intervento si articola in tre misure, di cui la MISURA 3 è la vera novità,indirizzara al l’aiuto alla sfera delle relazioni:
MISURA 1 buono sociale mensile per care giver familiare; 300, 00 euro per dodici mesi
MISURA 2 buono sociale mensile per l’acquisto di prestazioni da assistente familiare con regolare contratto di lavoro o mediante soggetto accreditato; 400, 00 euro per dodici mesi
MISURA 3  rappresenta una novità e consiste in un buono sociale per sostenere la vita di relazioni di minori con disabilità; 150,00 euro per dodici mesi. (terapie con animali, nuoto, corso di musica, di canto …)
L’intervento è sperimentale, si svolge per un arco temporale di dodici mesi ed è finanziato per 176.000 euro, il massimale applicabile come da regolamento esclusivamente in. sostegno alla domiciliarità per persone con limitazione dell’autonomia

“Giovedì 30 gennaio saremo in Regione per capire quale sarà l’orizzonte economico, temporale e normativo della nuova riorganizzazione dei piani sociali e dei piani di zona” informa Antonella Sberna “ecco il perché di tante specificità”.

“Sono deleghe importantissime anche se hanno poca visibilità” ricorda Romolo Villa; d’accordo il Sindaco Arena, il quale afferma che “ il dovere più importante che un comune deve avere è quello dei servizi sociali” e ricorda l’apertura del Poliambulatorio Sanitario, facilmente da raggiungere perché proprio dentro il quartiere.

 

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