Bomarzo, città cardioprotetta

cuore spezzato

Dall’amministrazione comunale di Bomarzo riceviamo e pubblichiamo

Sabato mattina, presso il Salone degli Affreschi di Bomarzo, noi dell’Amministrazione Comunale siamo stati oltremodo orgogliosi di aver presentato alla nostra comunità il risultato di un percorso che, attraverso l’impegno di tutti gli amministratori e la disponibilità di concittadini sensibili all’attuazione di piani preventivi in ambito sanitario, ci ha portato ad avere l’effettiva disponibilità e soprattutto, la capacità di utilizzo, di tre defibrillatori dislocati in punti strategici del paese di Bomarzo e di Mugnano in Teverina.

Fin dal suo insediamento l’Amministrazione Comunale ha inteso il bisogno di mettere in uso questi macchinari, offerti da cittadini benemeriti ma che da anni giacevano abbandonati dimentichi del loro valore e del potenziale che potevano offrire alla intera comunità. Cogliendo e valutando le opportunità proposte si è subito attivata affinché il programma presentato da volontari con acquisita esperienza nel campo assistenziale sanitario, diventasse subito operativo e, in tempi brevissimi si è dato vita al progetto “Bomarzo, città cardioprotetta” che oggi è diventato realtà.

Come detto, parimenti alla allocazione dei defibrillatori, è iniziato il percorso di insegnamento e abilitazione di modo che vi siamo sempre più persone capaci di far fronte ad eventuali, e speriamo mai, necessità.

Lo sforzo dell’Amministrazione è stato notevole, parimenti a quello del Sindaco Ivo Cialdea e del Vice Sindaco  Carlo Guglielmo che si sono fatti carico personalmente delle spese di revisione ed installazione dei tre apparecchi, come dimostrano le fatture a loro nome, e notevole e costante sarà da oggi stesso l’impegno di monitorare e tenere sempre usufruibili attraverso la manutenzione ordinaria e straordinaria, queste delicate e vitali apparecchiature.

Alla luce di questo appare pertanto assai pretestuoso, come si evince dai millantati diritti di prelazione da parte della Lista Uguaglianza, rivendicare, una improbabile paternità di questa iniziativa nata, a loro dire, fin da 2006, sotto l’amministrazione Bonori. Il fantomatico defibrillatore, di cui si vantano aver istallato fin da allora, era “protetto” in una scatola metallica chiusa con chiave speciale di cui si sono perse le tracce, all’interno dell’ambulatorio in Corso Meonia il cui accesso è limitato a poche persone, e soprattutto mai revisionato ovvero praticamente inutilizzabile. L’altro defibrillatore, offerto nel 2013 dalla famiglia Valori, giaceva in uno scatolone semiabbandonato presso la stanza dell’allora sindaco il sig. Furano Roberto, oggi autoincensatosi spinta propulsiva di questa iniziativa.

Se quella, fino ad oggi, è stata “cardioprotezione”…

Non è su questo terreno che intendiamo scontrarci con gli amici della minoranza, sarebbe una lotta impari. Della loro ultra ventennale esperienza amministrativa sono al corrente delle infinite magagne da loro stessi generate e tramandate a questa amministrazione, ma una cosa ci teniamo a precisare. Quando il sig. Umberto Fosci, libero cittadino di Bomarzo, ha presentato il progetto, nessuno si è posto il problema da quale fonte politica (Fosci era candidato nella lista Uguaglianza) potesse provenire. Considerando la professionalità e serietà dell’interlocutore si è dato subito corso all’attuazione.

La differenza è tutta in questo diverso approccio. Questa Amministrazione comunale, che non ci stancheremo mai di ricordare, non ha etichette o colori a cui rendere giornalmente conto e proprio per questo può abbracciare ogni buona idea da qualsiasi fonte provenga. Ve ne fossero!

Noi tutti siamo Bomarzo e Mugnano e questo è l’unico e vero vincolo che ci deve tenere legati.

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