Avventure in famiglia/ “Del cul fare trombetta” può anche portare seri guai

di Arnaldo Sassi

Avventure in famiglia

Mentre Antonio e Barbara si stavano godendo, accoccolati entrambi sulla sedia a sdraio, il sole maggiolino sonnecchiando paciosamente, il silenzio della controra fu bruscamente interrotto da un fragore quasi assordante. Il “prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr…” tuonò nell’aere, tanto da far sobbalzare Barbara, che squillò subito: “Antò, ma c’ad’è successo? Mica ariverà ‘r temporale. C’è ‘n sole che spacca le pietre…”.

“Tranquilla Ba’, che ‘r temporale nun ariva” rispose Antonio. “So’ stato io, ma la corpa nun ad’è mia. E’ de la flatulenza”.

“Sì, trovale tutte le scuse” replicò la donna. “La verità è che sei ‘no sporcaccione”.

“Guarda che quanno te scappeno tocca falle, sennò va a finì puro che te senti male. E’ ‘na questione d’equilibrio biologgico. L’ha detto puro ‘r medico de la mutua” sentenziò Antonio.

“E chi sarebbe ‘sto genio?” chiese Barbara.

“Ma come? Nun t’aricordi?” Antonio si accese una sigaretta, poi continuò: “A vedé ‘r firme ce semo annati ‘nsieme. Er medico de la mutua, quello co’ Alberto Sordi. Ariva ‘na donna che je dice d’avecce ‘sti probblemi e lui j’arisponne ‘E lei le faccia, le faccia’. Hai capito?”.

“Antò, ma quello ad’era ‘n firme comico…” commentò la moglie. Che poi proseguì: “Comunque sta attento, che a falle dapertutto se ponno avé puro guai seri…”.

“Che voi dì?” chiese a quel punto l’uomo incuriosito.

“Allora hai da sapé – disse Barbara avvicinandosi al marito – che a la Rai è scoppiato ‘n ber casino proprio perché c’era uno che spetacchiava a tutto spiano”.

“Ah sì? Raccontame ‘n po’…” incalzò Antonio.

“Certo che te racconto – riprese Barbara – perché ad’è successo che ‘na gioralista der tiggiuno, che tra l’antro c’avuto a che fa’ puro co’ Viterbo…”.

“E chi è, chi è?” domandò Antonio ormai in piena trance.

“Er nome nu’ me l’aricordo – replicò Barbara – ma so che quann’era più giovane bazzicava da ‘ste parti. Comunque la storia è questa: ‘sta giornalista ha fatto ‘na denuncia a la Procura perché l’hanno obbligata a divide la scrivania co’ uno che scoreggiava e rottava a ripetizzione. E mo c’è da vedé come finirà ‘r processo”.

“Vabbé, però questo me sembra ‘n caso limite…” commentò Antonio.

“Ah sì?” riprese subito Barbara. “Guarda che c’è puro ‘n’antro caso, ancora mejo. E’ successo ‘n Francia, ne la squadra de pallone del Lione. Un giocatore brasigliano ha spernacchiato ne li spojatoi, tra l’antro dopo ‘na batosta pe’ 3-0, mentre stava a parlà ‘r capitano de la squadra. E dopo s’è messo puro a ride. L’hanno subito cacciato e adesso se deve da allenà co’ li regazzini. Antò, li peti nun s’hanno da fa’ in pubblico. Uno se trattiene, va dove nun c’è nessuno e poi l’allenta”.

Antonio ci pensò un po’. Poi riprese: “A Ba’, li peti ponno esse puro nobili. Tant’è vero che ne parla financo Dante Alighieri ner ventunesimo canto de la Divina Commedia, quanno se occupa der diavolo Barbariccia. Pe’ chiamà l’antri diavoli a raccolta che fa? ‘Ed elli avea del cul fatto trombetta’. Ahò, lo scrive Dante ar verzo 159. E mica so’ bruscolini! Quello ad’è un verzo poetico, aulico, me viè da dì. Che dà atmosfera a tutto l’ambiente ner quale er sommo poeta se trovava ‘nsieme a Virgilio”.

“Antò – concluse Barbara – sempre de peti stamo a parlà. E quelli puzzeno, puro se so aulici, come dici tu”. Poi si alzò e rientrò in casa sculettando vistosamente.

 

Sinossi

“Avventure in città” era uno storico appuntamento quotidiano della Cronaca di Roma del Messaggero del secolo scorso, scritto da Giancarlo Del Re, giornalista del quotidiano romano, ma anche scrittore, umorista, sceneggiatore, paroliere e creatore di serie televisive.

       

Arnaldo Sassi, che con Del Re ha lavorato durante la sua permanenza romana dal 1979 al 1991, ha voluto riprendere a modo suo questa rubrica per rendere omaggio all’amico e collega e per rinverdire il ricordo di una delle più seguite rassegne giornalistiche pubblicate all’epoca dal Messaggero.

 

Il disegno di copertina è stato realizzato da Francesca Maurizi di Arte in Bottega

 

 

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