Assoturismo-CST: “Per il ponte di Ognissanti attesi 5 milioni di pernottamenti”

Vincenzo Peparello
Vincenzo Peparello

Il fine settimana lungo di Ognissanti fa accelerare il turismo. Tra il 28 ottobre e il primo novembre le strutture ricettive italiane dovrebbero registrare 5 milioni di pernottamenti, 1,2 milioni in più dello scorso anno, che però scontava ancora alcune limitazioni legate alla pandemia.

È quanto emerge dalle stime elaborate dal Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti sulla base di un’indagine realizzata sui portali online di promo-commercializzazione turistica.

Dall’indagine emerge un tasso di occupazione dell’offerta analogo a quello rilevato per lo stesso periodo del 2019, anche se sui portali si rileva il 20% di strutture in meno. Alcune, probabilmente, hanno deciso di restare chiuse perché l’aumento delle tariffe energetiche rende poco conveniente l’attività; altre hanno deciso di uscire, almeno per questo ponte, dai portali online e affidarsi solamente alla vendita diretta.

Comunque, nel prossimo weekend si registrerà un notevole movimento di turisti italiani e stranieri che si dirigeranno prevalentemente verso le città d’arte, i borghi e le aree di interesse paesaggistico, ma anche verso le altre tipologie di turismo. A spingere i flussi turistici le buone previsioni meteo, ma premiano anche gli eventi, dalla Fiera internazionale di Alba a Lucca Comics.

La tendenza positiva è attesa per tutti i prodotti turistici, anche se con andamenti diversificati. In particolare, il tasso di occupazione delle strutture attive nelle città/centri d’arte si attesta all’88%, con punte di oltre il 90% nelle principali città italiane. Meno intenso il flusso di prenotazioni verso le località marine, con una saturazione del 65% dell’offerta disponibile e al netto delle chiusure stagionali degli esercizi ricettivi.

Stesso trend per le località lacuali e di montagna che si attestano rispettivamente al 74% e al 73% di occupazione. Invece, per le località del termale il tasso rilevato è del 79%.  Ad andare meglio le regioni del Nord Ovest e del Nord Est. Anche per alcune realtà del Centro le aspettative risultano particolarmente favorevoli, mentre per le regioni del Sud e Isole i tassi di saturazione rilevati risultano decisamente più contenuti.

I dati vengono confermati da Vincenzo Peparello (nella foto), Responsabile Area Turismo Regionale: “I dati rispecchiano l’andamento nazionale ma sono un po’ migliori riguardo i nostri centri storici e le nostre eccellenze. Quindi bene nella Tuscia con i suoi centri storici e le sue piccole città d’arte come le nostre, eccellenti dal punto di vista storico e artistico. I dati confermano anche la ripresa con le prenotazioni e sono dati più che positivi, addirittura superiori al 2021 e confortanti rispetto al 2019. In questo lungo ponte di Ognissanti, gli arrivi e le presenze riguarderanno in particolar modo, come detto, le città d’arte e sono attese molte presenze anche nelle strutture ricettive termali e dei laghi. Il clima più estivo che autunnale di questo periodo è forse il motivo di queste previsioni positive e che spinge i turisti anche verso il mare, benché sia la meta meno gettonata. I turisti hanno scelto maggiormente le località interne poiché molti italiani ritornano, per la ricorrenza religiosa, a fare la visita ai parenti e a i loro cari defunti. Ci sarà quindi una ricettività e una presenza anche di tipo famigliare”.

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