Ambra Sabatini: “Sogno una carriera nei gruppi sportivi delle Forze Armate”

“Sogno una carriera nei gruppi sportivi delle Forze Armate”. Ambra Sabatini, 18 enne di Porto Ercole, si racconta dopo l’incidente stradale del 5 giugno 2019 che le causò l’amputazione della gamba destra. Per i familiari, gli amici, la comunità tutta il violento impatto, capitatole proprio a due passi dal bivio per la Feniglia, fu un autentico shock. Ambra, giovanissima e promettentissima runner dell’Atletica Costa d’Argento di Jacopo Boscarini, avrebbe subito un brusco stop nelle sue aspettative future. E invece non solo l’episodio è stato trattato e metabolizzato in modo esemplare, ma è stata proprio la testimonial dell’associazione SuperAbile Viterbo a dare fiducia a tutto il suo ambiente. E neppure la pandemia l’ha fermata.

Come stai Ambra?

Molto bene, grazie. La quarantena ci ha imposto forti limitazioni ma siamo riusciti lo stesso a fare qualcosa per tenerci in allenamento.

 

Vale a dire?

Non potendo fare attività sportiva classica all’aperto ho seguito metodi alternativi, svolgendo vari esercizi in cortile.

 

La scuola?

Siamo in dirittura di arrivo. Frequento il quarto all’istituto tecnico di Albinia. Svolgiamo come tutti le lezioni online ed a breve chiuderemo l’anno scolastico.

 

Come va la tua vita da donna bionica?

Eccenzion fatta per la pandemia che ha fermato il percorso e quindi tutti gli obiettivi che ci eravamo prefissati va molto bene.

 

Ha colpito molto il modo con cui hai reagito all’incidente, non solo sul piano fisico ma soprattutto su quello mentale: dove hai trovate la forza?

Me lo dicono in molti. Anche durante il ricovero in ospedale medici e infermieri mi hanno fatto notare questa cosa. Sono stata sempre me stessa. Ho accettato da subito questa mia nuova condizione fisica che per me non è invalidante. Ho cercato di voltare pagina il più in fretta possibile, grazie soprattutto all’aiuto della mia famiglia.

 

La nuova protesi da corsa a che punto è?

Eravamo a buon punto ma dopo il fermo delle attività per il Covid-19 ci siamo dovuti fermare. Il 3 giugno l’ho provata finalmente a Budrio. Le sensazioni sono buone.

 

Obiettivo atletica paralimpica e i 100 metri, quindi?

Si senza dubbio. E’ il mio percorso naturale. Ho la corsa nel sangue. Essendo stata una runner con la Costa d’Argento, dopo l’incidente, il mio primo pensiero è stata l’atletica paralimpica.

 

Ma non disdegni neppure la bici…

No, anzi. Mi piace molto andare in bicicletta nei sentieri in giro per l’Argentario. Ci sono dei percorsi fantastici con bellissimi scorci gli stessi, tra l’altro, che ammiravo durante le gare per le maratone.

 

Abitando a Porto Ercole qual è il tuo rapporto con l’acqua?

Ho un rapporto bellissimo. Lo pratico sia indoor sia outdoor. Nel primo caso ero iscritta ai campionati studenteschi che si sarebbero dovuti tenere in primavera, ma per via del coronavirus tutto è saltato, mentre nel secondo caso amo farlo in mare aperto: mi fa sentire libera. Di solito raggiungo l’isolotto di fronte alla costa e ritorno in un 600 mt A/R.

 

Non ci sarà mica anche il Triatlhon nei tuoi piani?

Non mi dispiacerebbe cimentarmi anche li. Corsa, bici e nuoto li pratico da tempo. Vedremo.

 

Il ginocchio bionico?

Stiamo provando anche questo ausilio. Ci sono delle piccole criticità dovute al moncone. Speriamo di risolvere anche questa questione.

 

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Al termine delle scuole superiori mi piacerebbe far parte di un gruppo sportivo delle Forze Armate in modo da coniugare la mia passione per la divisa con le mie aspirazioni agonistiche.

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