Abbassate le armi alzate i salari, USB Viterbo aderisce allo sciopero generale e alla manifestazione nazionale a Roma contro l’economia di guerra

USB sciopero generale 2025

L’Unione Sindacale di Base di Viterbo parteciperà alla giornata di sciopero generale indetto per venerdì 28 novembre 2025 e alla manifestazione nazionale organizzata a Roma sabato 29 novembre 2025. Il corteo che partirà da Porta San Paolo alle 14.00 per arrivare a piazza San Giovanni, vedrà sfilare anche molti nomi conosciuti come l’Ambasciatrice Onu Francesca Albanese e l’attivista  Greta Thunberg.

Il genocidio di Gaza ha tolto la maschera al sistema neoliberista e imperialista più disumano che causa massacri e conflitti in tutto il mondo.

Anche L’U.E. e la manovra del governo si allineano alle politiche guerrafondaie e aprono la strada all’economia di guerra.

Ci troviamo di fronte a una finanziaria ipotecata al piano di riarmo europeo di 800 miliardi di Euro e all’adeguamento al  5%  del PIL della  spesa militare che vedrà già un aumento  nel 2026 di almeno 1,1 miliardi , per una spesa complessiva di quasi 34 miliardi, una cifra enorme che toglie risorse alla sanità, all’istruzione, ai servizi essenziali.

Non c’è adeguamento del salario all’inflazione, nulla è previsto per le pensioni, l’età lavorativa continua a crescere e con questa gli incidenti e i morti sul lavoro.

La precarietà diffusa costringe i giovani ad emigrare perchè non riescono a sostenere i costi di un affitto mentre le bollette di gas, luce e acqua sono alle stelle.

Le crisi industriali diventano occasione di militarizzazione, il lavoro viene piegato alla logica della guerra, così come scuola e ricerca, cancellando la possibilittà di uno sviluppo diverso, giusto, umano.

Come lavoratori e cittadini siamo davanti a un bivio: accettare che le tasse che paghiamo vengano spese per sostenere guerre e stermini in tutti i teatri di guerra oppure rompere questo meccanismo perverso rivendicando, attraverso lo sciopero e la mobilitazione, il nostro diritto al benessere , alla sicurezza economica e alla sicurezza sul lavoro,  alla salute pubblica, all’istruzione , alla pace.

Le grandi mobilitazioni del 22 settembre e del 3 ottobre scorso hanno dimostrato che abbiamo il potere e la forza di combattere questo sistema che ci vuole sempre più poveri e ricattabili per riempire le tasche a quei pochi ultraricchi intenzionati ad aumentare le loro ricchezze anche attraverso guerra e morte.

E’ per questo che ancora una volta il 28 novembre chiamiamo allo sciopero generale, per riprenderci quello che ci spetta in quanto produttori della ricchezza che ci viene tolta e il 29 novembre scendiamo in piazza per ribadire con forza e determinazione  che non saremo mai complici di guerre , genocidi, povertà e disuguaglianze.

 

Unione Sindacale di Base di Viterbo

 

COMMENTA SU FACEBOOK

CONDIVIDI