Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, il gruppo di Tuscania delle Idee escluso delle iniziative svolte in Comune

Il gruppo consiliare Tuscania delle Idee esprime profondo rammarico e ferma condanna per le modalità con cui sono state organizzate le iniziative per la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, che si sono svolte il 25 novembre 2025 nel Comune di Tuscania.

Nonostante l’importanza universale di questa ricorrenza, che dovrebbe unire la comunità e le istituzioni in un impegno comune, nessun rappresentante del nostro gruppo consiliare – e in particolare il nostro consigliere Valentina Marziali, particolarmente attenta ai temi sociali e di genere – è stato coinvolto o invitato a partecipare. Le forze di minoranza sono state deliberatamente escluse da ogni attività di sensibilizzazione, senza alcun confronto e senza alcuna comunicazione formale.

Si è trattato di una scelta politica chiara e consapevole da parte della maggioranza: preferire la divisione anziché l’unione, l’esclusione anziché la condivisione, persino in una giornata che dovrebbe muoversi nella direzione opposta, creando ponti e non muri.

Un comportamento che il nostro gruppo giudica grave e irresponsabile, perché la lotta alla violenza sulle donne non può diventare terreno di parte né occasione per autocelebrazioni istituzionali.

Tuscania delle Idee considera questa esclusione una vera e propria forma di violenza istituzionale, tanto più pesante perché esercitata all’interno delle stesse istituzioni che dovrebbero essere esempio di apertura, dialogo e responsabilità.

Abbiamo scelto di attendere la conclusione della giornata, nel pieno rispetto del suo valore simbolico e civile, per non offuscare la sua importanza. Ma non intendiamo tacere di fronte a quello che riteniamo un vergognoso atto di sopruso che si somma a una lunga serie di comportamenti divisivi.

I consiglieri Alessandro Tizi, Valentina Marziali e Giulio Capati condannano fermamente quanto accaduto e invitano la maggioranza – e con essa l’intera comunità tuscanese – a riflettere sul significato e sulle conseguenze di un simile gesto.

Non solo la minoranza consiliare è stata esclusa: anche molte associazioni cittadine, da sempre impegnate nella promozione sociale e culturale, non sono state coinvolte né considerate negli inviti ufficiali del Comune.

La domanda sorge spontanea e inevitabile: perché? Esistono forse donne di serie A e donne di serie B? Esistono sensibilità che meritano ascolto e altre che devono essere ignorate?

Il nostro gruppo continuerà a battersi perché la lotta contro la violenza sulle donne sia davvero un impegno condiviso e non la vetrina di pochi. La dignità, la sicurezza e i diritti delle donne appartengono a tutte e a tutti, senza distinzione e senza esclusioni.

 

Tuscania delle Idee

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