Gianni Ginnasi: Perchè riflettere sul centro di accoglienza straordinario a Ronciglione

Ronciglione dal drone

Perché riflettere sul centro di accoglienza.

Come successo a molti altri comuni italiani, anche a Ronciglione si sta per aprire un centro di accoglienza straordinario.

La notizia trasforma l’evento in una bagarre politica dove il partito del Sì e quello del No diventano strumenti ‘elettorali’ che poco hanno a che fare con la migliore comprensione di problemi tanto complessi.

Per questo – da cittadino ronciglionese – ho voluto con altri amici procedere ad un piccolo sondaggio diffuso online; non per registrare il totale di sì e di no, ma soprattutto, per rilevare scelte e sensazioni percepite dalla cittadinanza.

Se parliamo di integrazione di popoli, non possiamo dimenticare il passato da cui tutti veniamo: ad esempio, già Carlo Magno, a cui si fa risalire la prima organizzazione di rilievo europeo, dovendo amalgamare Longobardi, Sassoni, Avari, Romani e abitanti dell’Aquitania, prende misure diverse in ragione della prevalenza della popolazione, della sua storia, della sua legislazione, della sua organizzazione, ai fini di portare gradatamente all’uniformità in un unico grande impero.

Con saggezza e lungimiranza, gradatamente introduce conti franchi, guida la coesistenza del conte con il vescovo, armonizzando poteri, modi di vedere e – ove fosse necessario – lasciando in vita l’amministrazione romana, in una graduale costruzione dell’Europa, termine che comincia a comparire con frequenza.

Dunque, immigrazione e integrazione non possono risolversi con un sì o un no; si può essere tendenzialmente favorevoli o contrari, a seconda che si considerino, magari, vantaggi personali o per la nostra cittadina, ma ogni soluzione andrebbe valutata insieme, amministrazione e cittadini in maniera chiara e propositiva.

Se da una parte si può essere spaventati per eventuali problemi di sicurezza e di ordine pubblico o per un sovraccarico dei servizi pubblici (sanità, scuole, trasporti), perché non considerare anche un probabile arricchimento culturale e umano nell’accoglienza? E’ la consapevolezza, la conoscenza dei problemi da risolvere insieme che può aiutarci a superare diffidenze e pregiudizi.

Sarebbe, ad esempio, utile e importante conoscere il nostro mercato del lavoro, l’età media di chi arriva, gli spazi scelti in cui il peso di un’ospitalità/accoglienza possa tradursi in un vantaggio ed un aiuto.

Superata – se possibile – la mera attenzione ad un vantaggio personale, si potrebbe pensare ad un progetto pilota guidato dalla stessa Amministrazione, condiviso dalla cittadinanza e dalla politica, tanto da divenire un modello vantaggioso per tutti e da proporre: studiare le necessità della città, individuare collaborazioni proficue e programmare supporti linguistici, tecnici, lavorativi per chi viene accolto. Perché l’accoglienza non sia un “parcheggio” di esseri umani, ma diventi motivo di qualificazione all’interno di una intera comunità cittadina.

Gianni Ginnasi –  Ronciglione                                                                                                          29 l

 

 

Per L’integrazione degli extracomunitari è un tema complesso e multidisciplinare, che coinvolge sociologia, economia, diritto, psicologia e politica. Ecco alcuni dei “buoni lavori” che si possono consultare, suddividendoli per tipologia:

  1. Rapporti e Statistiche Ufficiali (Italia):

 * ISTAT – “Vita e percorsi di integrazione degli immigrati in Italia” e altri report tematici: L’ISTAT è una fonte fondamentale per i dati e le analisi sulla presenza e l’integrazione degli stranieri in Italia. Pubblicano regolarmente volumi e report che coprono vari aspetti (occupazione, istruzione, condizioni abitative, matrimoni, nascite, acquisizione della cittadinanza, ecc.). Sul loro sito (www.istat.it) nella sezione “Popolazione e Famiglie” e “Stranieri”. In particolare, il rapporto “Noi Italia” offre una panoramica aggiornata.

 * Portale Integrazione Migranti (Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali): Questo portale (www.integrazionemigranti.gov.it) è una risorsa preziosa che raccoglie documenti, studi, rapporti annuali (es. “Gli stranieri nel mercato del lavoro in Italia”), e notizie sul tema. Ci sono anche sezioni dedicate alle “Comunità migranti in Italia” e a studi e ricerche specifici.

 * Rapporti annuali del Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI): ANCI – Ministero dell’Interno – Cittalia pubblicano annualmente questi rapporti che offrono una visione sulle dinamiche dell’accoglienza e dell’integrazione dei richiedenti asilo e rifugiati.

  1. Libri e Studi Accademici (Sociologia e Migrazioni):

 * “Introduzione alla sociologia delle migrazioni” di Laura Zanfrini: Un manuale universitario che offre una panoramica completa sulle teorie e i processi delle migrazioni e dell’integrazione, toccando temi come l’integrazione economica, la convivenza interetnica, e le seconde generazioni.

 * Maurizio Ambrosini: Uno dei sociologi italiani più autorevoli sul tema delle migrazioni. Ha scritto numerosi libri e articoli sull’integrazione lavorativa, sociale e culturale dei migranti in Italia. I suoi lavori per approfondire le dinamiche di inclusione ed esclusione.

 * Studi sulle “Seconde Generazioni”: Molte ricerche si concentrano sui giovani di origine straniera nati o cresciuti in Italia, analizzando i loro percorsi educativi, lavorativi e identitari. Cerca autori che si occupano di questo specifico aspetto.

 * Opere che trattano i “Modelli nazionali di gestione della convivenza interetnica”: Per una visione comparativa, consultare testi che analizzano come diversi paesi europei e non solo affrontano il tema dell’integrazione (modelli assimilazionisti, multiculturalisti, ecc.).

  1. Articoli Scientifici e Riviste Specializzate:

 * Riviste di studi sulle migrazioni: Ci sono diverse riviste accademiche, sia italiane che internazionali, che pubblicano regolarmente articoli scientifici sull’integrazione. Alcune delle più rilevanti potrebbero essere:

   * Journal of Ethnic and Migration Studies (internazionale)

   * Migrazioni – Rivista Italiana di Sociologia delle Migrazioni

   * Studi Emigrazione

 * Banche dati accademiche: Utilizza piattaforme come Google Scholar, Academia.edu, ResearchGate, o le banche dati delle biblioteche universitarie (JSTOR, Scopus, Web of Science) per cercare articoli specifici su argomenti come:

   * Integrazione lavorativa dei migranti

   * Politiche di integrazione locale

   * Salute e immigrazione

   * Integrazione scolastica

   * Partecipazione civica e politica degli immigrati

   * Discriminazione e razzismo

   * Caporalato e sfruttamento lavorativo (spesso correlato alle dinamiche di non-integrazione o integrazione precaria)

  1. Centri di Ricerca e Osservatori:

 * IDOS – Centro Studi e Ricerche: Pubblicano annualmente il “Dossier Statistico Immigrazione”, una risorsa fondamentale e molto dettagliata sulla presenza straniera in Italia e sui processi di integrazione.

 * Fondazioni e Think Tank: Molte fondazioni e centri studi (es. Fondazione ISMU, Caritas Migrantes) producono ricerche e rapporti sull’integrazione degli immigrati.

 * MigLab – Studi sulle migrazioni (Università di Bologna): È un centro di ricerca che produce studi e divulgazione scientifica sul tema delle migrazioni, con un focus anche sull’integrazione.

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