Zingaretti presenta il Borgo della Cultura,occasione storica per Viterbo

di Luciano Costantini

“Per Viterbo è una giornata storica”. E non perché lo sottolinei il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, ma perché il riferimento temporale ha un paletto indiscutibile: trenta anni. Trenta anni or sono nel 1991 l’ospedale Grande degli Infermi di Viterbo fu chiuso d’imperio per vecchiaia, scarsa efficienza e, in definitiva, per inadeguatezza. Un gigante antico praticamente murato vivo. Oggi può ritornare a vivere, almeno sulla carta – grazie a un accordo firmato lo scorso gennaio tra il ministero dei Beni culturali, la Regione e la Asl – non più come luogo di sofferenza, ma come polo di rinascita fisica, non meramente culturale. Il Borgo della Cultura sarà il fiore all’occhiello della città, ma non solo. “Esso – sottolinea Zingaretti – rappresenta il perno della ripresa dell’Italia del dopo Covid, una Italia che dovrà essere molto diversa ed è questa la grande sfida che siamo chiamati a sostenere e a vincere. Di sicuro cambieremo totalmente il volto della città”. Il presidente della Regione illustra il progetto nella sala Papa Alessandro IV° di palazzo Papale. Parterre d’eccezione: la soprintendente Margherita Eichberg, la direttrice della Asl Daniela Donetti, tutto o quasi il ghota politico e militare locale, il prefetto Giovanni Bruno, il sindaco di Viterbo Giovanni Arena, il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini collegato in streaming. Il progetto del Borgo della Cultura che interessa e coinvolge la collettività è esposto ai media soltanto in streaming, così come prescritto dal protocollo, comunque pur parzialmente violato e solo all’ultimo momento. Il Borgo vuol dire una operazione di recupero e riqualificazione gigantesca che interessa 8.000 metri quadrati con un ammontare di risorse di 45 milioni di euro, almeno nella fase iniziale. Sottolinea il ministro Franceschini: “Un investimento importante, ora il problema è quello di fare in fretta per valorizzare al massimo il ruolo strategico che ha il Paese e l’Italia centrale in particolare. In questo contesto Viterbo rappresenta davvero il cuore pulsante”. Non per niente il suggestivo video, girato con l’ausilio di un drone, ha un titolo esplicativo: “Il cuore della città torna a battere”. In anteprima arrivano sullo schermo le immagini del Borgo che riporterà vita e futuro al complesso cinquecentesco. Ospiterà l’’Archivio di Stato di Viterbo, la nuova Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio di Viterbo e dell’Etruria Meridionale, un Centro di Restauro e Recupero artistico, una Casa del Pellegrino, una Biblioteca Multimediale e location per associazioni culturali e di arti e mestieri. Insomma, un polo culturale a disposizione non soltanto della collettività viterbese, ma che diventa luogo d’incontro anche fisico per un sito che, mentre esalta il proprio, immenso patrimonio di storia, arte e tradizioni, si muove, determinato, sulla rotta programmata dal Piano nazionale di Ripresa e Resilienza del Paese.

La storia dell’Ex Ospedale Grande degli Infermi

 

 

 

Nella foto a sx il commissario della Biblioteca Pelliccia saluta il presidente Zingaretti

 

Nella foto a dx il sindaco Arena e il governatore Zingaretti

 

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