Viterbo nel Quattrocento. Quando i barbieri avevano anche il compito di togliere il sangue

La professione del medico per molti secoli non fu una prerogativa esclusiva di chi aveva impiegato la propria vita nello studio e nell’approfondimento della disciplina medica. Esistevano i barbieri infermieri che un po’ per imparare, un po’ per prestare cure ai bisognosi, spesse volte prestavano soccorso ai pazienti all’interno delle loro umili abitazioni.

Così narra la storica Valentina Berneschi ne “La medicina a Viterbo nel Trecento e Quattrocento“:

Lo Statuto comunale del 1237, anno in cui già sono costituite quelle dei fabbri e dei barbieri, alla rubrica 220 del I libro, menziona le societates et compagnie artium Civitatis, per cui è noto che la presenza dei barbieri, categoria ritenuta secondaria in campo medico, è attestata dal XIII sec. Per la comparsadell’Arte dei Medici e degli Speziali si dovrà invece attendere il 1368 e nel 1344 i Medici sono con i giudici e notai, mentre gli speziali manterranno la loro autonomia. A causa del profondo cambiamento politico avvenuto, la maggior parte degli statuti conservati delle arti viterbesi è della seconda metà del secolo XV e della prima del XVI. La fine del potere comunale comportò un rigido controllo pontificio su Viterbo, da cui nacque l’esigenza di aggiornare le norme di tutti gli statuti a cominciare da quello cittadino (1469).

Lo Statuto comunale del 1469 ricorda vari mestieri e in una rubrica dello stesso si legge:

«Non obstante eorum statuto

vel ordinamento barbierij

teneantur de die et nocte sanguinare

et radere: et tendentibus et

radentibus se in apotecis eorum

non potere nec accipere pro

barba ultra quattuor denarios:

et denegans et contrafaciens in

decem libras vic qualibet puniatur

possintque a qualibet accusari;

et accusator seu denuntiator

habeat meditatem pene: et

teneatur secrete…».

In questa parte dello statuto, in deroga ad eventuali disposizioni contenute nello stesso, s’impone un determinato orario per i barbieri; tale obbligo era legato a motivi di salute pubblica, in quanto, come già accennato, i barbieri avevano anche il compito di togliere il sangue. È dunque evidente che questo scritto testimonia a Viterbo, come in altre città italiane, la presenza dei barbieri, che agivano come medici pur essendo lontani dalle conoscenze dei professionisti di formazione accademica.

Ma dei medici  a Viterbo ve ne parleremo nel prossimo articolo.

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